Sabato 2 luglio i ragazzi dell’Istituto Serafico hanno spalancato le porte della loro ‘casa’ per vivere insieme alla gente una ‘Giornata in amicizia’. Durante l’iniziale tavola rotonda i relatori si sono confrontati su un problema drammatico: quale sorte si prospetta ai disabili allorché i genitori, per motivi vari, non potranno più assisterli? Un dibattito sul ‘dopo di noi’. Strutture di accoglienza in tale ambito sono già operanti ed altre in via di allestimento, ma il cammino appare accidentato. La Regione è stata sollecitata a fissare criteri più chiari e ad offrire precisi indirizzi. ‘Si rincorrono situazioni sempre nuove; necessita tanto la riflessione quanto un’azione rapida ed incisiva basata sulle risorse necessarie reperibili anche presso settori privati’: così afferma il dinamico neo presidente del Serafico Gino Brunozzi, che ha assunto l’incarico dopo il lungo ed operoso mandato di Guido Iacono. Il vicepresidente dello stesso Istituto mons. Orlando Gori, vicario generale della diocesi, auspica che il Serafico funga da centro di raccordo per le strutture dei disabili in modo tale che Assisi appaia anche fulcro di solidarietà evangelica. ‘La mia vera cattedrale umana’: così il vescovo Goretti definisce il Serafico ormai istituzione d’avanguardia a livello nazionale, alla quale lo stesso ha dedicato particolare impegno. Immaginava il Serafico ancora come una semplice struttura assistenziale: è quanto ha ammesso la presidente della Regione Maria Rita Lorenzetti, ravvedendosi dopo la visita guidata che le ha fatto conoscere la quantità e la qualità dei servizi gestiti da un personale preparato e motivato, coadiuvato dal supporto del volontariato. Esprimendo i suoi complimenti, la stessa ha promesso concreta cooperazione, mentre l’assessore alla Sanità Maurizio Rosi si è preoccupato di esternare l’esigenza di una razionalizzazione delle risorse a livello regionale. Alla visita guidata hanno partecipato, tra gli altri, gli assessori del Comune di Assisi Claudio Ricci ed Emiliano Zibetti; inoltre il custode del Sacro Convento padre Vincenzo Coli. Il direttore sanitario del Serafico Luigi Migni azzarda un sogno: veder passeggiare i ragazzi disabili soli ed indipendenti; dal canto suo il direttore del Cresc Roberto Maria Rossi ha rimarcato che alcuni ospiti della struttura potrebbero già essere inseriti nella sfera del lavoro. Un obiettivo indica Marina Menna, responsabile del servizio di riabilitazione per disabilità gravi: fare del Serafico un centro di eccellenza con progetti e ricerche, confrontandosi con altre realtà europee.
Disabili: e quando la famiglia non ce la fa più?
Istituto Serafico. 'Giornata in amicizia' con il Vescovo e la Presidente regionale
AUTORE:
Francesco Frascarelli