Donazioni: + 4,7 ma serve più sangue

Presentata la nuova campagna dell'Avis: perchè donare diventi uno stile di vita

Si è tenuta mercoledì 29 giugno nella sala Fiume di palazzo Donini, a Perugia, la presentazione della campagna di comunicazione sociale sulla donazione di sangue ‘Dona il tuo sangue’. Tra gli intervenuti, l’assessore regionale alla Sanità Maurizio Rosi, il quale ha innanzitutto dichiarato la sua soddisfazione per i risultati raggiunti: l’Umbria è infatti in preminenza su molte altre regioni italiane e le donazioni del 2005 hanno largamente superato quelle degli anni passati arrivando alla raccolta di 15.828 unità (di cui l’Avis copre l’ 85%), con un incremento del 4,7% rispetto al 2004. È però necessaria una sempre maggiore quantità di sangue per modernizzare la sanità e raggiungere, in questo settore, l’autosufficienza. Punto importante su cui si sono soffermate anche le altre autorità è l’esigenza di un impegno congiunto di Regione, aziende sanitarie e associazioni di volontariato. Sull’aumento della durata della campagna (fino alla fine dell’anno) e la necessità di più donatori periodici ha insistito il vicepresidente vicario dell’Avis Andrea Casale: non serve una risposta immediata, ma è importante che la donazione diventi stile di vita per chi è sano e può quindi fornire un così prezioso aiuto alla collettività. Da notare che a livello nazionale l’aumento di donazioni è avvenuto soprattutto nei comuni più piccoli, per maggiore solidarietà e coesione sociale rispetto alle grandi città come ad esempio Perugia, dove, ad un maggior consumo di sangue da parte delle aziende ospedaliere, non corrispondono altrettante donazioni da parte dei cittadini; se non verrà invertito questo trend negativo bisognerà importare sangue da altre regioni. Impegno di quest’anno è quindi anche monitorare la campagna per vedere eventuali miglioramenti. L’informazione è alla base per un risveglio della coscienza sociale e l’emergenza sussiste già da ora, in quanto il sangue dura solo 42 giorni e non se ne può garantire al momento: questo è l’allarme lanciato dalla responsabile del Centro regionale Coordinamento a compensazione dell’Azienda ospedaliera di Perugia. Da ultimo, la presentazione del manifesto per la nuova campagna: taglio più incisivo per raggiungere il target di giovani e persone di mezza età; si fa leva su elementi forti quali il coraggio, la tenacia, la passione e la determinazione che devono spronare verso questo gesto solidale. Il logo è un insieme di globuli rossi che somiglia piuttosto ad un mazzo di fiori: invito esplicito al dono e ad un servizio di fruizione collettiva.

AUTORE: Margherita Idolatri