Il rilancio “culturale” di Terni

Il ministro Pietro Lunardi visita i lavori di restauro della Cattedrale

Non solo infrastrutture e vie di collegamento sono state l’oggetto della visita del ministro Pietro Lunardi a Terni, per prendere visione di uno dei cantieri della superstada Terni-Rieti, fondamentale arteria di collegamento tra le due province in fase di realizzazione, ma soprattutto la cultura e l’arte della Chiesa locale attraverso i lavori di restauro della cattedrale di Terni e dell’erigendo museo e archivio storico diocesano. Lavori realizzati in parte anche con i contributi dell’Arcus, agenzia governativa che utilizza una piccola quota percentuale (5%) dell’insieme degli investimenti in infrastrutture per realizzare opere di valenza culturale, che in questi anni ha già distribuito 50 milioni di euro e ne deve distribuire ancora circa 140. L’incontro con il vescovo mons. Paglia e con i rappresentanti delle istituzioni regionali e municipali è stata l’occasione per fare il punto della situazione sul futuro dell’Umbria e del suo ruolo strategico per la comunicazione. E su questo il ministro Lunardi ha mostrato il suo ottimismo: ‘Considero Terni già decollata, i suoi problemi sono stati affrontati e saranno risolti. Dalle strade, con il completamento della Terni-Rieti e il cantiere che partirà entro due anni, ed il ‘corridoio’ Mestre-Roma, che porterà benefici anche a Rieti, e Orte-Civitavecchia’. Infrastrutture e cultura anche perché lo stesso Ministro ha tenuto a sottolineare che ‘la nuova immagine del suo ministero, nel quale, proprio per negare l’equazione ‘infrastrutture uguale devastazione’, ho istituito una commissione che valutasse di ogni opera anche le potenzialità culturali. Sono convinto che l’Italia, che su questo terreno deve recuperare almeno vent’anni rispetto al resto dell’Europa, più di ogni altro può legare la crescita delle infrastrutture alla sua valorizzazione culturale’ – ha detto Lunardi. È stato quindi mons. Paglia ad illustrare gli interventi di restauro della Cattedrale definiti come utili a dare ‘a questa città, a questo territorio quel volto bello e nuovo che possa concorrere anche alla sua competitività’. Lavori che hanno interessato il rifacimento della pavimentazione in granito bianco e maculato, la cattedra, ambone ed altare realizzate dall’artista Paolo Borghi in pietra pakistana e marmo di Carrara e la nuova croce. Spazi che intendono recuperare l’orientamento della preghiera, dove al centro della chiesa ben visibile è la croce di Paolo Borghi, nella quale appare sia il Crocifisso (nella parte anteriore) che il Risorto (nella parte posteriore). Accanto alla cattedrale troverà collocazione il nuovo museo diocesano e l’archivio, che con 5 sale espositive permanenti, le sale consultazione, la sala convegni e didattica, raccoglierà tutto il patrimonio storico, artistico e archivistico della Chiesa diocesana.

AUTORE: Elisabetta Lomoro