Vivere il Vangelo nella società

A colloquio con don Francesco Angelini, parroco di Cannara e assistente spirituale del movimento dei Cursillos

Con il termine ‘Cursillos’, o italianizzato, ‘Cursiglisti’ (derivato dal termine spagnolo ‘cursillo’ ovvero piccolo corso), di fatto si fa riferimento ad un movimento ecclesiale maturato a Palma de Mallorca tra il 1948 e il 1949, diffusosi a partire dal 1953 in ogni continente, particolarmente in America Latina; movimento ecclesiale in un primo tempo accettato soltanto dalla Santa Sede e da qualche anno ufficialmente riconosciuto dalla stessa. Scopo e finalità: in sintesi creare gruppi di cristiani capaci di fermentare evangelicamente i vari ambienti sociali. Il movimento, aperto a uomini e donne, segue una specifica metodologia atta, come afferma il vicario generale mons. Orlando Gori, a scuotere la coscienza e suscitare entusiasmo religioso. Abbiamo interpellato per l’occasione l’assistente diocesano don Francesco Angelini, parroco di Cannara. Quando si è affermato in diocesi il movimento? ‘Nel novembre 1968 si tenne il primo Corso di cristianità per uomini a Nocera Umbra, grazie all’interessamento di don Enrico Rotati e di un gruppetto di laici, aiutati da amici di Terni e Fermo. Nel 1984 i corsi si trapiantarono ad Assisi e vi partecipò anche il vescovo mons. Goretti. Lo stesso così scrive nel 2003 nella pubblicazione in ricordo dei 35 anni di vita dei corsi in diocesi: ‘Nel mio ministero so di non poter fare a meno di questa esperienza di fede. Ogni volta che chiudo un corso di cristianità il mio cuore si riempie di gioia e di speranza…”. In quale realtà diocesana il movimento è maggiormente presente e attivo? ‘Attualmente è più attivo nella zona di Assisi; dopo i disagi del terremoto ha fatto una buona ripresa a Nocera Umbra e ora si sta rilanciando anche a Gualdo Tadino’. Si avvale di una struttura interna? ‘Benché i corsi non siano un’associazione, ma un movimento, tuttavia possiedono un minimo di organizzazione per aiutare i corsisti a perseverare nel cammino di fede e ad inserirsi come parte attiva nella parrocchia. Le ‘Ultrejas’ (riunioni settimanali) costituiscono un incoraggiamento reciproco per la crescita nella vita cristiana; la ‘Scuola responsabili’ è frequentata soprattutto da chi vuole fare un approfondimento della fede e si mette anche a disposizione per organizzare altri corsi’. Quali le prossime iniziative? ‘Con il responsabile laico diocesano Mauro Fioriti e con altri collaboratori è stato stabilito per il 2005 un programma di tre corsi: il 53’Corso uomini (28 aprile – 1’maggio, a Passaggio di Bettona presso la Casa di spiritualità delle suore); il 34’Corso donne (27 – 30 ottobre) e il 54’Corso uomini (17 – 20 novembre)’.

AUTORE: Francesco Frascarelli