Un Vademecum per “accompagnare le diocesi e le parrocchie” nel “cammino” di accoglienza verso i richiedenti asilo e rifugiati. A pubblicarlo è la Cei, come risultato del Consiglio episcopale permanente svoltosi dal 30 settembre al 2 ottobre a Firenze. L’appello lanciato dal Papa nell’Angelus del 6 settembre per rispondere al dramma dei profughi, scrivono i vescovi italiani, “ha trovato già le nostre Chiese in prima fila nel servizio, nella tutela, nell’accompagnamento dei richiedenti asilo e dei rifugiati”. L’obiettivo del Vademecum è di “aiutare a individuare forme e modalità per ampliare la rete ecclesiale dell’accoglienza a favore delle persone richiedenti asilo e rifugiate che giungono nel nostro Paese, nel rispetto della legislazione presente e in collaborazione con le Istituzioni”. Secondo il documento Cei prima dell’”accoglienza concreta è decisivo curare la preparazione della comunità”. Nelle parrocchie, dunque, la prima tappa è l’informazione, “finalizzata a conoscere chi è in cammino e arriva da noi, valorizzando gli strumenti di ricerca a nostra disposizione”, come il Rapporto immigrazione.