La Pasqua in città quest’anno comincia dalla fabbrica con la celebrazione, il 22 e il 23 marzo, che il Vescovo terrà negli stabilimenti dell’Alcantara e dell’Ast. Ancora una volta il mondo del lavoro e la città insieme segnano l’avvio della Settimana santa quasi a sottolineare quel legame tra la società e la Chiesa che si è ancor più evidenziato nel mese scorso, quando la crisi dell’Acciaieria sembrava avere preso la strada del declino. Un momento difficile che ha messo in campo però energie forti di solidarietà e amore. ‘Un cuore che si rinnova sempre e in modo decisivo nella Pasqua di Resurrezione ‘ ha detto mons. Paglia ‘ perché l’eccesso di amore dimostrato in quei frangenti, prima che una questione di progettazione, riguarda il cuore di ogni uomo e donna, riguarda la rinascita e la speranza in futuro diverso’. E quest’anno la Pasqua sarà anche l’occasione per ricordare i missionari martiri, la cui giornata viene celebrata il 24 marzo. Una storia di martire che s’intreccia con quella della Chiesa locale è la testimonianza di mons. Oscar Romero, vescovo di San Salvador, dato che postulatore della causa di beatificazione è lo stesso mons. Paglia. Una vita quella di Romero segnata dal rapporto forte con il popolo salvadoregno, ma anche contraddittoria, perché da molti considerato uomo della politica più che della Chiesa, fino a divenire per alcuni anche un sovversivo. Su di lui è stata pubblicata di recente una biografia di Roberto Morozzo della Rocca intitolata: Primero Dios ‘ vita di Oscar Romero. ‘In San Salvador si fanno due ritratti dell’Arcivescovo: per alcuni egli è la causa di tutti i mali, una specie di mostro malefico; per altri, grazie a Dio, soprattutto per il popolo semplice, è il pastore’ si ricorda nel libro. Romero però è stato sempre uomo di dialogo per trovare soluzioni al bene comune che fossero accettate dalle opposte fazioni. E a Romero si affianca la lunga schiera dei missionari martiri nel mondo, persone che hanno dato la vita per fede. Il loro esempio è testimonianza per tutti di resurrezione e di nuova vita, di fede e preghiera che nella Pasqua assume il suo aspetto più alto. I missionari martiri, laici e religiosi, hanno sacrificato la loro vita per annunciare il Vangelo, per denunciare l’egoismo umano e le sue violenze, per la solidarietà con le povertà dell’umanità che conducono inevitabilmente alla persecuzione.
‘Eccesso’ d’amore
Quest'anno la Pasqua sarà anche l'occasione per ricordare i missionari martiri
AUTORE:
Elisabetta Lomoro