Il Vescovo presenta il piano pastorale 2015-2016

Il titolo “Dal Sinodo alla sinodalità. Un percorso all’insegna della Misericordia”

pre-assemblea-assisiContinua il periodo di intensa attività e di decisioni importanti in campo pastorale per la nostra diocesi. Chiusa l’Assemblea diocesana, anch’essa molto ricca di eventi, e comunicati ormai gli avvicendamenti e le nuove nomine dei parroci all’interno della diocesi, domenica scorsa, 20 settembre, presso la cattedrale di San Rufino, durante una partecipata celebrazione eucaristica il vescovo diocesano mons. Domenico Sorrentino ha presentato al clero e ai fedeli il piano pastorale per il prossimo anno.

Senza sorprese il contenuto del documento, un agile opuscolo intitolato Dal Sinodo alla sinodalità. Un percorso all’insegna della Misericordia.

Tre, infatti, sono i punti cardine su cui si baserà l’azione pastorale nell’anno a venire: la sinodalità, la misericordia e la custodia del creato.

Il primo è conseguenza diretta del grande evento vissuto dalla nostra diocesi negli ultimi mesi, vale a dire la fine del Sinodo, conseguenza del quale sarà l’emanazione, nei mesi a venire, dei decreti sinodali. In effetti, come ha osservato mons. Sorrentino nell’omelia della celebrazione del 20 settembre, “occorre passare dal Sinodo alla sinodalità. L’evento celebrativo a nulla sarebbe servito, se non producesse una conversione: una conversione spirituale e pastorale” in modo da indurci ad “assimilare la bella esperienza che abbiamo fatto con la celebrazione del Sinodo”.

Non sarà certo un cammino semplice e mons. Sorrentino se ne rende conto: “Chi tra di voi si impegnerà a far suo con entusiasmo questo cammino sinodale troverà sempre accanto qualcuno che starà lì a fare il bastian contrario”. È il “terrorismo delle chiacchiere” di cui ha parlato a più riprese Papa Francesco. Ma – ha aggiunto – la nostra reazione dev’essere improntata all’entusiasmo e, quindi, alla misericordia, che non significa unicamente “perdono” ma revisione totale della propria vita alla luce della fede e un grande impegno nei confronti del prossimo.

“La Porta santa che apriremo in Cattedrale il 13 dicembre – ha osservato mons. Sorrentino – dovrà essere il simbolo di una Chiesa capace di rinnovarsi e di proiettarsi generosamente nella missione e nella carità”.

E l’impegno dei cristiani dovrà essere rivolto conseguentemente – terzo punto – alla salvaguardia della “casa comune” e della bellezza del creato: altro tema che ha visto la nostra diocesi impegnarsi, negli ultimi tempi, in un notevole sforzo di comprensione del problema, prima, e di revisione di stili di vita insostenibili, poi.

 

AUTORE: Pierluigi Gioia