Con i ragazzi delle scuole

VISITA PASTORALE. Incontri con la media 'Alighieri', il liceo 'Plinio il Giovane' e l'Itis

La parrocchia di san Francesco, inserita nel ‘Centro storico’ di Città di Castello, dopo quella di san Michele, ha accolto con gioia il Vescovo, per vivere l’evento significativo della sua visita pastorale. Questo resoconto non vuol essere una semplice cronaca, ma vuole comunicare le nostre emozioni vissute in questa circostanza, anzitutto con gli ammalati. Le rispettive famiglie hanno accolto bene il Vescovo; gli stessi ammalati hanno manifestato stupore e gioia. Ci sono ancora dei malati che attendono la visita del Vescovo e speriamo quanto prima di poterli incontrare. Anche alla Muzi Betti l’accoglienza è stata cordiale; il Vescovo, accompagnato da don Giuseppe Amantini nelle rispettive camere, ha voluto incontrare i malati donando loro conforto e benedizione. Una nota particolare su cui è bene soffermarsi con molto piacere, è la visita alle scuole medie inferiori e superiori che con i loro giovani hanno festosamente accolto il Vescovo, accuratamente preparati dai loro insegnanti. Non sono mancati interventi spontanei di alcuni ragazzi, che con molta libertà hanno espresso il loro disagio giovanile. Durante uno degli incontri che i ragazzi hanno avuto con mons. Ronchi una ragazza, Ludovica, ha letto una lettera con la quale ha ricordato quello che in tanti dicono dei ragazzi: ‘Dicono che noi giovani d’oggi ‘ ha scritto ‘ non sappiamo sognare, che siamo privi d’interessi, di passioni, di ideali. Ma siamo, io credo, solo il prodotto di ciò che generazioni precedenti hanno creato: un mondo in cui quello che conta non è ciò che sei, ma come appari’. I giovani si sentono come dei cloni di quei modelli che la società impone, ‘e non riusciamo ad essere noi stessi, perché siamo estremamente fragili, viviamo con l’assurda convinzione che se non riusciremo a fare tutto ciò che si aspettano da noi non saremo mai niente. Finiamo per rinunciare alle nostre ambizioni, ai nostri sogni, a ciò che noi davvero vogliamo’. Ludovica conclude quasi con una preghiera: ‘bisognerebbe superare le barriere che la società ci ha messo davanti, riuscire ad essere noi stessi, e soprattutto ricominciare a sognare’. Canti e scenette hanno vivacizzato i tre incontri con le rispettive scuole: Scuola media Dante Alighieri, liceo classico ‘Plinio il Giovane’ e Itis. L’Ipsia e l’Agraria saranno visitate dal Vescovo il 22 febbraio alle ore 15. Un ringraziamento ai presidi e agli Insegnanti dei tre istituti scolastici, augurando loro un lavoro paziente e sapiente.

AUTORE: G.M.