Antichi organi nel comune di Cascia

Quello di Cascia, come si sa, è un comune ricco di bellezze storiche e artistiche. Tra queste sono compresi dei veri capolavori della perizia e della tecnica dell’uomo come gli antichi organi a canne presenti in alcune chiese del territorio. Uno di questi si trova ad Avendita, popolosa frazione del comune di Cascia, nella chiesa di San Procolo Vescovo e rappresenta una rara e preziosa testimonianza dell’arte organaria tardo rinascimentale umbra. Rara perché, allo stato attuale delle conoscenze, in Umbria esistono soltanto due organi conservati della fine del cinquecento (l’altro si trova a Trevi), ultime testimonianze di una tradizione organaria di grande ricchezza. L’organo di San Procolo fu completamente devastato dal terremoto del 1979 che fece crollare il muro soprastante. Grazie alla sensibilità del parroco, don Renzo Persiani, che portò tutto il materiale in salvo, l’organo è stato restaurato utilizzando tutto il materiale sopravvissuto. Il restauro è stato eseguito dalla nota fabbrica organaria Pinchi di Foligno, unica in Umbria ad occuparsi di questi strumenti, che ha anche costruito l’organo della basilica di Santa Rita e ne ha ristrutturati altri presenti sul territorio. Il restauro dell’organo di San Procolo non ha permesso di identificare la paternità dello strumento e quindi la sua puntuale collocazione storica, ma ha rimesso in luce un’opera di notevole pregio nel panorama cinque-seicentesco organario umbro. I lavori sono cominciati nel 1992 e l’organo è stato inaugurato il 21 agosto 1993, giorno della festa di sant’Emidio vescovo e martire. Altri organi di pregio si trovano in altre frazioni del comune: a Fogliano, ad Onelli, e nelle chiese di Sant’Antonio e Santa Maria a Cascia. L’installazione di questi strumenti ha reso necessaria la realizzazione delle cantorie (balconi in legno a sostegno degli organi dove trovavano posto anche i cantori, sia religiosi che laici), alcune di pregevole fattura che ben si sposano con l’architettura delle chiese. È possibile ascoltarli soltanto in alcune particolari occasioni come concerti o celebrazioni solenni, ma è bello anche soltanto ammirarli e questo è possibile durante le messe. Dedicare una giornata, magari una domenica, alla visita di queste chiese che contengono dei tesori così speciali, può rappresentare un’ottima opportunità per trascorrere un fine settimana diverso; approfittando di una bella giornata per mangiare all’aperto, in uno degli spazi che la maggior parte delle frazioni ha attrezzato con caminetti e tavoli.

AUTORE: Maria Laura Di Lodovico