L’anno eucaristico vissuto in diocesi

L'eucaristia è il cuore della vita della Chiesa. Le indicazioni di mons. Sergio Goretti

Non appena terminato l’anno del Rosario, Giovanni Paolo II ha promulgato dall’ottobre 2004 l’anno dell’Eucaristia, evento che seguirà direttive generali e condivise, anche se è certo che ogni diocesi realizzerà iniziative ed approfondimenti pastorali con una autonomia tesa a penetrare il Mistero. Il vescovo mons. Sergio Goretti in merito ci ha fornito alcune indicazioni. Cosa significa l’anno eucaristico nella sua diocesi? ‘L’iniziativa indetta dal Papa con la lettera apostolica Rimani con noi, Signore è un dono grande per tutte le Chiese del mondo e quindi anche per questa diocesi che è la patria di san Francesco, innamorato dell’eucaristia e rispettosissimo anche del più umile dei sacerdoti, proprio perché agendo in nome e per conto di Cristo, perpetua il sacrificio redentivo della croce. Santa Chiara considerava se stessa e le sue sorelle tabernacoli viventi del Signore. L’eucaristia è il cuore della vita della Chiesa, che nasce e si costruisce intorno a questo sacramento. Anche noi oggi, come i famosi martiri di Abitene, non possiamo fare a meno dell’Eucaristia’. Come sta vivendo l’anno eucaristico la nostra comunità diocesana? ‘L’invito del Papa è stato accolto con gioia ed entusiasmo dalle parrocchie, dalle comunità religiose e dalle aggregazioni laicali’. Come vorrebbe che l’anno eucaristico fosse vissuto a livello personale, familiare, parrocchiale in ambito diocesano? ‘La stessa gente che va alla messa non sempre si rende conto di ciò che sta facendo. C’è ancora chi dice ‘vado ad ascoltare la messa, vado ad assistere alla messa’. È assai poco! L’eucaristia è un atto comunitario, presieduto da un ministro ordinato, dove ognuno è parte integrante e nessuno è semplice spettatore; è incontro gioioso alla stessa mensa. Perché i singoli, le famiglie, i gruppi, le parrocchie, la diocesi possano diventare vera famiglia di figli di Dio e non semplice e occasionale aggregazione, è necessario che il comune pensare, l’inserimento nella missione della Chiesa, la sensibilità verso gli altri, in particolare verso i bisognosi, siano alimentati e costruiti dalla stessa Parola di Dio e dalla comunione con Cristo e tra noi. Senza l’eucaristia i singoli rischiano di cadere nella religiosità intimistica, le famiglie difficilmente potranno resistere alle tentazioni disgregatrici della cultura dominante; i gruppi, le parrocchie, la diocesi non potranno mai essere una vera comunione di fratelli che professano la stessa fede, la stessa speranza e la stessa carità’.

AUTORE: Francesco Frascarelli