Il programma Gioventù è certamente lo strumento più idoneo per consentire a tutti i giovani ‘ e in particolare ai giovani con minori opportunità ‘ di poter sperimentare le esperienze di mobilità e di educazione non formale’. Così scrive il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali Roberto Maroni nella ‘Guida alle opportunità promosse dall’Unione Europea nel settore della gioventù’, manuale che si propone di indicare ad ogni cittadino europeo gli organi preposti allo sviluppo dei giovani. In questa prospettiva proprio il ‘Programma Gioventù’ si presenta come l’iniziativa più importante, in quanto progettata per ‘aiutare i giovani a rafforzare la comprensione interculturale e il senso di solidarietà, incoraggiare lo spirito di imprenditorialità, di iniziativa e la creatività’. Di questo si è parlato sabato 11 dicembre presso il ‘Centro Mater Gratiae’ di Montemorcino, nel corso di una giornata informativa su ‘Il programma Gioventù. Quali opportunità per le associazioni umbre’, organizzata dall’Info Point Europa della Provincia di Perugia, in collaborazione con il Cesvol (Centro di Servizi per il Volontariato di Perugia) e con la Cooperativa Grado 16. Dopo un saluto di Nerina Antonini Ponti, assessore alle Risorse umane e strumentali della Provincia, che ha rilevato la scarsa conoscenza nel territorio regionale di un progetto avviato ormai da quattro anni, il presidente del Cesvol Giuliano Ciani ha aperto i lavori con una breve precisazione su quella che deve essere la finalità primaria del programma, ovvero ‘porre la persona, e non gli interessi economici e politici, al centro dell’Europa’, per poi portare una testimonianza diretta: ‘Sono andato a parlare di alcune iniziative di volontariato nelle scuole, e ho sempre trovato dei giovani che si sono informati e poi impegnati attivamente’. A seguire, alcuni volontari della Coop. Grado 16 hanno presentato il ‘Programma d’azione Comunitaria gioventù’, prima nei suoi intenti generali, quindi nelle ‘azioni’ specifiche. Nato nel 2000, esso fa parte ‘ assieme a ‘Leonardo da Vinci’ (formazione professionale) e a ‘Socrates’ (istruzione) – delle politiche giovanili e dei programmi dell’Unione europea; si rivolge in primo luogo a giovani dai 15 ai 25 anni, offrendo loro ‘occasioni di mobilità e di partecipazione attiva alla costruzione dell’Europa del terzo millennio’. Possono partecipare organizzatori ed animatori giovanili, ma anche autorità locali e associazioni non a scopo di lucro. L’obiettivo principale è ‘contribuire all’educazione attraverso l’apprendimento interculturale’ (mobilità di gruppo, integrazione di giovani con minori opportunità, formazione di competenze, sviluppo del senso di uguaglianza e solidarietà); l’intenzione è introdurre nei progetti una dimensione europea, con ricadute positive sulle attività giovanili a livello locale. La struttura generale prevede cinque ‘azioni’: ‘Scambi gioventù per l’Europa’ (incontri multilaterali di 6-21 giorni), ‘Servizio Volontario Europeo’ (attività transnazionale di 6-12 mesi in vari settori, dall’ambiente alla cultura, dalle attività sociali allo sport), ‘Iniziative Giovani’ (partecipazione ad iniziative a carattere locale), ‘Azioni congiunte’ (interazione e complementarità fra i tre programmi comunitari), ‘Misure di sostegno’. Dopo aver mostrato anche filmati esplicativi delle loro esperienze personali di scambio, i volontari hanno precisato che il programma è di livello europeo, ma a gestione decentrata: ogni eventuale richiesta va inviata all’Agenzia nazionale italiana, che fornisce collaborazione organizzativa e contributi economici.
L’Europa chiama i giovani
'Programma gioventù': l'Unione europea aiuta i giovani a costruire l'Europa del terzo millennio
AUTORE:
Fabrizio Angeli