Un saluto e una stretta di mano a tutti

Il vescovo Ronchi in visita pastorale ad Userna; pranzo con i bambini delle elementari

Domenica 28 novembre la parrocchia di ‘Santa Maria Madre della Chiesa’ di Userna ha vissuto un momento di intensa spiritualità per la visita pastorale effettuata da mons. Pellegrino Tomaso Ronchi. Il suo arrivo è stato salutato da una folta assemblea. Dopo il saluto del parroco don Luigi Guerri, il Vescovo ha iniziato la celebrazione eucaristica animata con l’entusiasmo, l’impegno di sempre del coro parrocchiale. Durante l’omelia mons. Ronchi ha evidenziato come la solidarietà e il servizio debbano essere i punti cardini del cristiano. La settimana è trascorsa velocemente risvegliando nel cuore di molti il desiderio di riprendere contatto con una fede vissuta nell’ambito della comunità parrocchiale. Al popolo è piaciuto quell’aspetto di umanità, di semplicità, di amicizia che ha caratterizzato lo stile del Vescovo a contatto con i bambini, con gli anziani e i malati, con tutte le persone che ha avvicinato negli incontri ufficiali e nelle famiglie. Quel salutare e dare la mano ad ognuno al termine della celebrazione liturgica ha fatto comprendere che quello era un incontro personale del pastore con ogni singolo fedele. Momenti significativi sono stati l’incontro con i 90 bambini della scuola elementare dove è rimasto con loro anche a pranzo. Un ringraziamento doveroso dobbiamo porgerlo al Preside della scuola e a tutto il corpo insegnante notoriamente esperto nell’educazione e la formazione dei fanciulli e nell’organizzare momenti di festa. E poi i malati e gli anziani. Con essi il Vescovo si è intrattenuto condividendo la loro sofferenza ed ammirando dentro di sé quella ricchezza di fede che emergeva non solo in questo tempo di dolore ma da tutta la loro vita passata. Al termine della visita ci ha lasciato l’impegno di santificare il giorno di festa. Senza l’ascolto della parola di Dio, senza la preghiera comunitaria, senza la partecipazione al mistero del Cristo morto e risorto, nutrendoci dell’eucaristia, non si può pretendere di custodire la fede. Ci ha raccomandato infine di valorizzare la comunità parrocchiale poiché ‘la parrocchia è la Chiesa stessa che vive in mezzo alle case dei suoi figli e delle sue figlie’.

AUTORE: P.P.