Colletta alimentare per “aiutare chi già aiuta”

Nella nostra regione il Banco è presente dal 1995 e aiuta circa 20.000 persone, collaborando con quasi 200 enti

Condividere i bisogni per condividere il senso della vita”: questo è il senso della Giornata Nazionale della Colletta Alimentare, iniziativa organizzata per il 27 novembre dalla Fondazione Banco Alimentare Onlus, che lo scorso anno ha raccolto 5701 tonnellate di cibo, pari a 19 milioni di euro, distribuite a oltre 1 milione di indigenti in tutta Italia. Il Banco Alimentare, grazie alla collaborazione di circa 100 mila volontari, opera da 15 anni per soccorrere le fasce più disagiate del nostro Paese, che, secondo alcune recenti rilevazioni, rappresentano quasi il 12% della popolazione. “Scopo della Fondazione – si legge nell’art. 2 del suo Statuto – è la raccolta delle eccedenze di produzione, agricole e dell’industria specialmente alimentare e la redistribuzione delle stesse ad Enti ed iniziative di aiuto ai poveri ed agli emarginati”. Il primo Banco Alimentare nel mondo nasce a Phoenix in America nel 1967, si sviluppa poi in Canada e da lì, attraverso un volontario d’origine francese, approda a Parigi da cui si diffonde anche nei paesi Europei. “In Italia – racconta il presidente della Sezione Umbra Valter Venturi – l’idea del Banco alimentare è stata realizzata da due grandi personaggi: il Cav. Danilo Fossati, fondatore della Star, e mons. Luigi Giussani, fondatore di Comunione e Liberazione. Fin dall’inizio il Banco ha voluto “aiutare chi già aiuta”: si è proposto agli enti caritatevoli – sollevandoli dall’onere gravoso dell’approvvigionamento”. Il Banco alimentare è presente in Italia con 19 magazzini regionali, assiste più di 6.840 enti grazie ai quali dà cibo ogni giorno ad oltre 1 milione di persone. “In Umbria – prosegue Venturi – il Banco è nato nel 1995 ed aiuta oltre 20.000 persone (dati 2003). Ma quasi quotidianamente arrivano nuove richieste di sostegno. Dagli ultimi dati Istat la povertà in Umbria è in aumento ed il Banco Alimentare è sicuramente un importante aiuto, tenendo presente che nel 2003 abbiamo distribuito prodotti per un valore commerciale di oltre 5 milioni di euro”. La Giornata nazionale della Colletta alimentare è il gesto annuale che permette a milioni di italiani di contribuire all’attività del Banco, donando alcuni prodotti alimentari acquistati nei supermercati di tutt’Italia. “In corrispondenza dell’analoga raccolta organizzata in Europa dalla Federazione europea dei Banchi alimentari – prosegue Venturi – da 8 anni l’ultimo sabato di novembre, migliaia di volontari si alternano davanti ai supermercati per spiegare l’iniziativa e raccogliere il cibo donato. I prodotti raccolti sono ridistribuiti agli Enti assistenziali convenzionati. I risultati hanno mostrato che più di 4 milioni di italiani hanno fatto la spesa, in 4.000 supermercati, per i poveri del nostro Paese. In Umbria sono state raccolte 90 tonnellate di cibo, per un valore di circa 231 milioni di lire, con l’aiuto di circa 1.000 volontari.” A chi va il sostegno del Banco in UmbriaNella nostra regione il Banco Alimentare collabora con circa 200 Enti, fedele alla linea di “aiutare chi già aiuta”: mense, caritas diocesane e parrocchiali, centri di solidarietà, centri di accoglienza per minori, case-famiglia, centri per disabili, comunità di recupero per tossicodipendenti ricevono periodicamente derrate di prima necessità, a seconda delle richieste specifiche. Il Centro di accoglienza del gruppo di Volontariato Vincenziano di Perugia assiste circa 800 persone al mese, per la maggior parte immigrati provenienti dai Paesi in via di sviluppo, con una particolare attenzione ai neonati, “al fine di costruire – spiega Anita Spina – un rapporto di solidarietà che sia di aiuto ad una rapida integrazione sociale”. Il Banco invia per tutto l’anno alimenti primari quali pasta, riso, formaggi e latte, oltre che succhi di frutta, pomodori e biscotti, rappresentando così un sostegno decisivo per un’organizzazione che per il resto vive di auto-finanziamenti e dei contributi di alcune parrocchie. A Terni, l’associazione Gioventù studentesca si prende cura di alcune famiglie locali, fornendo sostegno spirituale e materiale. Ispirata al nome di don Luigi Giussani, nasce come promotrice di attività culturali e come centro di assistenza per i ragazzi, ma riesce – grazie anche al supporto del Banco alimentare – a rifornire ogni 15 giorni le famiglie bisognose. Il Gruppo Carit. Suore Angeline di Assisi dà ospitalità ad 80 giovani al mese, ma riesce spesso ad inviare del cibo, soprattutto pasta, alle missioni in Africa, in fedeltà alla propria ispirazione.

AUTORE: Fabrizio Angeli