Caccia alla poltrona?

Il 12 luglio si riunisce il Consiglio provinciale: tra i papabili, c'è già chi sgomita...

Nel terzo millennio le trattative per la composizione delle giunte comunali hanno seguito il modello della cosiddetta ‘Prima Repubblica’, tanto dileggiato ma che ancora funziona. Percentuali e manuale Cencelli alla mano si è divisa la ‘torta’ degli assessorati. Rimane in piedi la Giunta provinciale di Perugia dove qualche escluso dalle giunte del territorio, anche sulla base di una logica geografica, potrebbe rientrare in gioco. Al momento – la prima seduta del Consiglio provinciale è stata convocata per lunedì 12 luglio e in quella occasione tutto dovrebbe essere concluso – la dialettica (chiamiamola così) si gioca sul numero dei posti da assegnare ai Ds nella Giunta provinciale. La richiesta di 4 assessorati, oltre alla presidenza del consiglio provinciale, potrebbe far saltare gli equilibri nella coalizione. Perché anche le altre forze della coalizione reclamano maggiore visibilità. Ma l’allargamento a 10 assessorati non trova il gradimento del presidente Cozzari. Alcuni nomi appaiono sicuri in casa Ds: Palmiro Giovagnola alla vicepresidenza e l’ex assessore del Comune di Perugia, Giovanni Moriconi, sponsorizzato in primo luogo dal sindaco del capoluogo umbro, Renato Locchi. Un altro esponente Ds dato per molto probabile è Giampiero Rasimelli. Per lui ci dovrebbe essere la presidenza del consiglio provinciale. Altro nodo da sciogliere per la Quercia è la rappresentanza di Foligno e Spoleto. In genere c’è stata l’alternanza. Ora dovrebbe toccare a Foligno, città che non ha espresso alcun consigliere provinciale ma che conta fin troppo a livello regionale. Da qui le resistenze dei diessini spoletini. Per la Margherita ci dovrebbe essere la riconferma dell’assessore Maria Pia Bruscolotti che però trova qualche resistenza nelle proprie file. Per il Pdci pare sicura la riconferma di Pier Luigi Neri, per lo Sdi torna Massimo Buconi. Un nodo da sciogliere è quello di Rifondazione comunista. Vorrebbe qualcosa in più di un assessorato, destinato a Giuliano Granocchia. Se il centrosinistra si arrovella intorno alla sistemazione della giunta provinciale di Perugia, il centro destra si interroga sul risultato delle elezioni del 12 ed il 13 giugno. Numerose sono state le prese di posizione in questi giorni da parte di esponenti della Casa delle Libertà. Si è mossa con molto anticipo Fi che vuole esprimere il candidato per la presidenza della Giunta regionale entro l’anno in corso. An punta a migliorare il rapporto con le categorie produttive che ‘sinora è mancato’. L’Udc propone una costituente programmatica del centro destra in Umbria per favorire la nascita di un progetto alternativo di sviluppo. Il centro destra cerca di rilanciarsi immediatamente puntando ad allargare i confini. Ci riuscirà?

AUTORE: E.Q.