La “Madonna Primavera” alla parte de Sopra-Il Palio alla “parte de Sotto”

Il Calendimaggio festeggia i 50 anni sotto la pioggia, ma questo non guasta la festa in una Assisi medievale.

Calendimaggio 2004: edizione speciale consacrata al 50’anniversario della festa reinventata e ricreata nella fase del dopoguerra. Ha vinto parte de Sotto, come avvenne nell’edizione del 1954. Si sono espressi a favore della stessa tanto lo storico Duccio Balestracci, quanto il direttore di coro e musicologo Pier Paolo Scattolin, quanto il regista Alberto Sironi: un voto unanime della giuria che comunque, come risulta dai verbali, ha giustamente rimarcato anche i meriti e le qualità espresse dalla parte de Sopra. Detta parte peraltro, attraverso la contesa dei giochi medievali, si è aggiudicata la Madonna Primavera: la dodicenne Roberta Rosignoli. L’abilità del balestriere Peppe de Sannippola ha fatto sì che la splendida giovanissima, allo stesso abbinata, fosse proclamata regina della festa. Il maltempo ha pesantemente condizionato la complessa macchina organizzativa, impegnando al massimo il presidente dell’Ente Antonio Frascarelli, i suoi collaboratori ed inoltre i responsabili delle parti. Si consideri che la simbolica cerimonia della consegna delle chiavi dal sindaco Giorgio Bartolini al Maestro di Campo Giuseppe Marini, la riconsegna del Palio e l’investitura della giuria hanno trovato obbligato svolgimento nella Sala della Conciliazione. Le scene di parte de Sopra si sono dipanate lungo i vicoli gravitanti intorno alla “corte degli aghi”, flagellate da una pioggia fredda e pressoché continua. È stato senza dubbio un atto di coraggio persistere nelle scene (responsabile al settore Valentina Aisa), ispirate alla fame e al pane quotidiano come conquista sociale. Anche le scene di parte de Sotto (responsabile Enrico Maccabei) svoltesi nel reticolo di vicoli sottostante alla piazza del Comune, hanno affrontato, con la felice “trovata” di due sosia appartenenti ad opposti ceti, il tema dei diritti del popolo. La pioggia ha turbato la parte finale in piazza Vescovado, con apprensione del priore Delfo Berretti. Sempre a causa del maltempo sono stati dilazionati i fantasiosi ed avvincenti cortei diurni e notturni del sabato (responsabili al settore Michela Assunti per parte de Sopra e Massimiliano della Vedova per parte de Sotto). I cori si sono affrontati, in un silenzio raccomandato dai commentatori della festa Alberto Pettirossi e Gianfranco Puntato, sotto la direzione del maestro Umberto Rinaldi (priore de parte de Sopra) e del maestro Sergio Maccabei. Dopo il verdetto, pronunciato alle tre di notte, la festa è continuata nelle taverne allestite presso la Sala delle Volte.

AUTORE: Francesco Frascarelli