Le Regioni Umbria, Marche, Abruzzo e Molise possiedono i presupposti per ‘fare sistema’ e trovare in quella che viene definita ‘area vasta’ la dimensione naturale per valorizzare le risorse di cui dispongono, che hanno nella ‘cultura e nell’ambiente’ i riferimenti più significativi, con ricadute sul piano dell’occupazione e dello sviluppo. È questa, in sintesi, la conclusione del convegno promosso dal Distretto 2090 del Rotary international presso il Park Hotel Ai Cappuccini.Ad inquadrare gli obiettivi, dopo il saluto del presidente del Rotary di Gubbio Giuseppe Colaiacovo, Giambaldo Belardi con una relazione introduttiva ricca di riflessioni ed argomenti ripresi ed approfonditi negli interventi successivi di Luca Diotallevi, dell’Università di Roma e del Segretario generale del Censis, Giuseppe De Rita. In particolare, quest’ultimo ha sostenuto che ‘l’area vasta da Fano a Temoli, con retroterra marchigiano ed umbro’ deve essere la risultanza non di ‘un patto tra quattro Regioni’, ma della integrazione di ‘quattro processi forti’. Li ha individuati nella ‘cultura di connessione di una classe dirigente che abbia sia l’orgoglio delle proprie origini che quello di far vivere tra di loro realtà diverse’, in stretto ‘rapporto con i processi forti, industriali e turistici’, in un ‘assetto logistico minimo che permetta lo smistamento dei flussi’, nella volontà di mettere insieme ‘tutti gli elementi dello sviluppo’. Tutto ciò per dare corpo alla logica di assecondare la tendenza del ‘vivere altrimenti’ che si affida al coinvolgimento di più realtà ed operatori (borghi, agriturismo, prodotti tipici, paesaggio etc.). Al convegno anche l’assessore regionale Maddoli e la Regione Marche con un messaggio del Presidente D’Ambrosio letto in sala. È seguita una tavola rotonda moderata da Gianni Scipione Rossi alla quale hanno dato contributi il Presidente della Camera di commercio di Perugia Alviero Moretti, il sen. Francesco Merloni ed il Presidente della Fondazione Cariperugia Carlo Colaiacovo il quale ha sottolineato che le varie Fondazioni potrebbero finanziare progetti di interesse interregionale. L’iniziativa promossa dal Rotary ricalca, in qualche misura, quella attivata all’inizio degli anni novanta con l’iniziale collaborazione degli enti turistici dell’Umbria e delle Marche per la valorizzazione dell’antico ducato di Urbino.
Un’area vasta’ e viva!
Valore alle risorse del territorio in un convegno del Rotary
AUTORE:
Giampiero Bedini