Risparmi in fumo

Da Parmalat a Giacomelli: le obbligazioni hanno 'tradito' i consumatori

Neppure gli umbri hanno resistito al richiamo del guadagno facile promesso dai bond argentini e dalle obbligazioni Parmalat e Cirio e ne hanno acquistati diecimila. Tra questi, circa duemila, sono titoli emessi dalla Parmalat, l’azienda di Parma ora in amministrazione controllata. Ad investire in questi bond sono stati per lo più piccoli risparmiatori, pensionati ed operai, che non volevano fare delle grandi speculazioni finanziarie, ma semplicemente investire in modo più proficuo i propri risparmi. Ora, dopo il crollo finanziario delle aziende e quello economico dell’Argentina, si stanno arrabattando cercando di recuperare il loro denaro, rivolgendosi a legali ed alle associazioni di consumatori. Proprio in questi giorni Federconsumatori ha aperto uno sportello al quale potranno rivolgersi i risparmiatori truffati. ‘Alla nostra sede arrivano denunce da tutta la regione ‘ ha detto il responsabile regionale di Federconsumatori, Salvatore Lombardo ‘ Già da tempo siamo stati contattati da migliaia di persone che avevano acquistato bond argentini e obbligazioni Cirio, da qualche settimana, arrivano anche le prime denunce sul versante delle obbligazioni Parmalat. E sono centinaia da tutte le città umbre’. Per venire incontro alle esigenze di tutti, Federconsumatori ‘ come detto – ha costituito un Comitato di difesa degli investitori che si è costituito parte offesa ed agirà anche penalmente. ‘Abbiamo avviato mille azioni legali contro le banche ‘ ha detto a Perugia il vicepresidente nazionale di Federconsumatori, Francesco Avallone ‘ e già vediamo i primi risultati. Siamo riusciti ad ottenere da Unicredito una conciliazione per il caso Cirio. Speriamo di estendere questa conciliazione ad altri istituti di credito e anche per altri scandali finanziari’. Secondo quanto ha riferito Avallone la strada maestra è solo quella della conciliazione perché altrimenti le cause sarebbero troppe e con costi elevati. Già tempo fa si erano verificate situazioni simili nel caso dei fondi ‘For you’ e ‘My wai’ per i quali ‘è stato ottenuto un rimborso del 100 per cento per coloro che avevano investito gran parte del capitale in questi titoli. Per il 12 febbraio ‘ ha riferito Avallone ‘ è fissato un incontro con Banca Intesa per discutere di un protocollo di conciliazione per i titoli Cirio, Parmalat e anche Giacomelli, altra azienda in amministrazione controllata che aveva messo in vendita obbligazioni’. Il vicepresidente di Federconsumatori ha affermato che ‘in Italia sono stati erogati 14 miliardi di euro in bond argentini, 4.800 milioni in obbligazioni Parmalat e 1 miliardo in titoli Cirio’. Avallone, Federconsumatori: ‘Le banche hanno approfittato della fiducia dei cittadini, lo Stato deve applicare controlli più serrati’A comprare obbligazioni Parmalat, Cirio e bond argentini sono stati prevalentemente piccoli risparmiatori, ma anche qualche professionista che ha portato avanti speculazioni economiche di qualche miliardo di vecchie lire. ‘Si tratta prevalentemente di quella fascia di soggetti che prima investiva tranquillamente in Bot e Cct ‘ ha riferito il vipresidente di Federconsumatori, Francesco Avallone ‘ e che, nel tempo, è andata alla ricerca di titoli che offrivano la possibilità di guadagnare di più. Le banche da parte loro hanno confuso il ruolo del semplice risparmiatore con quello dell’investitore e non hanno spiegato agli utenti il rischio che correvano. Molte persone che hanno chiesto il nostro appoggio non conoscevano neppure il significato di prestito obbligazionario e lo hanno appreso solo quando era troppo tardi. Molti avevano già impegnato in obbligazioni a rischio tutta la somma ricevuta come trattamento di fine rapporto, oppure, nei casi più fortunati, dei risparmi più modesti. Le banche ‘ ha aggiunto Avallone ‘ hanno approfittato della fiducia che i cittadini italiani hanno da sempre riposto nei loro confronti ingannandoli. Storicamente gli istituti di credito sono sempre stati di proprietà pubblica, ma ora con l’avvento della privatizzazione sono diventati spietati. È indispensabile che lo Stato applichi sistemi di controllo più serrati attraverso gli organismi preposti, tipo la Consob, altrimenti di questi casi se ne verificheranno ancora’.

AUTORE: Ida Gentile