Quello che un tempo era per noi l’Oceano Atlantico, ora è per molti altri uomini e donne il canale di Sicilia o il mare Adriatico’. Con queste parole, Giovanni Pascucci, presidente del circolo Acli Ora et labora di Fossato di Vico, ha aperto, lo scorso 7 dicembre, presso la sala convegni del Verde soggiorno di Gualdo Tadino, l’incontro Un paese di immigrati in un mondo di migranti, organizzato dalle Acli in collaborazione con il Comune di Gualdo Tadino. L’occasione della presentazione del XIII Rapporto sull’immigrazione, realizzato da Caritas-Migrantes, è stata la cornice all’interno della quale si è inteso riflettere sulla situazione del comprensorio eugubino-gualdese, anche grazie ad un’analoga ricerca statistica compiuta dal piccolo ma attivissimo circolo Acli fossatano. Coordinatore dell’incontro Emilio Bagianti, che, ha innanzitutto offerto un suo personale e breve contributo. La prima riflessione è andata, inevitabilmente, alla legislazione relativa all’immigrazione (la legge 189/2002 ‘Bossi-Fini’), già definita ‘imbarazzante’ dal presidente Giovanni Pascucci ed analizzata nei dettagli dall’avv. Bagianti. E è emerso un quadro, per certi versi, di incertezza: sono troppi, infatti, i punti della legge ancora soggetti a ricorso. Inoltre ‘ ha concluso Bagianti ‘ ‘resta il dubbio che la legge Bossi Fini trascuri un aspetto fondamentale del fenomeno immigrazione e cioè l’integrazione dell’immigrato nel territorio; forse il legislatore è stato troppo preso dalla volontà di difendersi dall’immigrazione piuttosto che migliorare l’accoglienza e l’integrazione degli immigrati.’ È seguita poi l’analisi dei dati del XIII Rapporto da parte di Stella Cerasa, della Caritas di Perugia, la quale ha sottolineato come per sfuggire agli estremi del ‘buonismo’ e della ‘repressione’, entrambi negativi, è necessario prima di tutto conoscere nei dettagli un fenomeno ‘in continua ed irresistibile evoluzione’. L’intervento di Manuela Pinacoli, quindi, ha inteso tratteggiare un quadro delle tante e complesse attività promosse dallo sportello ‘Il mondo’, di cui è operatrice. Nato nel 2000, si è già affermato come un punto di riferimento per gli ormai tantissimi stranieri presenti nella nostra Regione. ‘Lo scopo ultimo’ ha concluso la Pinacoli ‘è quello di favorire un’autentica integrazione nel tessuto sociale regionale e non tanto quella di favorire un loro proficuo ‘parcheggio’ per tutto il tempo necessario allo svolgimento delle loro mansioni’. Il Vescovo, mons. Sergio Goretti, ha sottolineato che bisogna rendersi conto delle difficoltà che gli stranieri incontrano. ‘Noi abbiamo molta religiosità e poca fede’ ha concluso ‘Se noi cristiani, avessimo un amore così grande da rispettare chi non è cristiano, allora tutto ciò diverrebbe un servizio di carità.’
Conoscere per comprendere
GUALDO TADINO Immigrazione: presentati il dossier Caritas e una ricerca delle Acli
AUTORE:
Pierluigi Gioia