Un pomeriggio di sano sport all’insegna della condivisione tra bambini e ragazzi di 22 nazionalità diverse. Venerdì 29 maggio novanta alunni frequentanti le scuole primarie e medie inferiori del doposcuola della parrocchia di Ponte San Giovanni sono stati i protagonisti delle “Miniolimpiadi senza frontiere”.
L’iniziativa si è tenuta nel campo sportivo di Ponte San Giovanni a conclusione delle attività di “aiuto compiti” pomeridiano che da quattro anni viene svolta nei locali della parrocchia di San Bartolomeo “grazie – spiega la responsabile Valentina Nardelli, insegnante elementare in pensione – al volontariato di una sessantina di insegnanti in pensione che settimanalmente si impegnano a turni alterni nell’aiutare i bambini stranieri in difficoltà in alcune materie scolastiche, a volte nella comprensione stessa della lingua italiana”.
Grazie all’impegno e all’energia degli insegnanti volontari, l’iniziativa è ben riuscita e ha consentito ai bambini di vivere un pomeriggio di divertimento e solidarietà insieme ai tanti coetanei dalle nazionalità più diverse: tra loro c’erano ecuadoregni, brasiliani, indiani, marocchini, africani sub-sahariani, e poi dal Bangladesh e dall’Est Europa.
Un’occasione, per alcuni di loro, per superare le difficoltà incontrate nell’inserirsi in un contesto territoriale e scolastico a volte ostile, diverso e sconosciuto. Organizzati in squadre, si sono cimentati in alcune delle principali discipline olimpiche: il salto in lungo, la corsa, il lancio del peso e la maratona.
Come veri olimpionici, all’inizio delle gare tutti insieme hanno sfilato all’interno del campo sportivo di Ponte San Giovanni, concesso gratuitamente dal presidente della società sportiva, tenendo in mano la torcia e cantando poi l’Inno di Mameli. Al termine della competizione, una medaglia premio per tutti e un rinfresco “rigenerante”.