Anche in Umbria, in particolare a Perugia, sono attive da qualche anno le “mamme di giorno”, traduzione del termine tedesco Tagesmutter. Di cosa parliamo? Di una nuova professione femminile, non il semplice baby-sitteraggio.
Sono i cosiddetti “nidi domiciliari” (riservati alla fascia d’età 3 mesi – 3 anni) che mamme, ma anche papà debitamente formati costituiscono all’interno della propria casa con gruppi fino a quattro bambini nella stessa fascia oraria.
In Umbria le “operatrici di nido domiciliare” (questa la definizione data dalla normativa regionale) sono attive a Perugia, Corciano, Assisi, Gualdo Tadino, Collevalenza e Terni. Complessivamente 9 su 16 inizialmente richiedenti, selezionate e formate con un unico corso di formazione promosso dalla Regione nel 2012, e a loro volta suddivise in quattro associazioni.
Nel capoluogo è attiva da giugno 2012 l’associazione “L’albero dei nidi”, costituita da quattro mamme che hanno messo a disposizione le loro case per gestire nidi familiari. La presidente Tiziana Centinaro , titolare del “Zumpappà”, spiega che “il nido in famiglia è un servizio riconosciuto dalla Regione e autorizzato dal Comune. Svolgiamo attività quotidiana strutturando le giornate con momenti di attività manuale seguiti dai pasti e dal riposo. È fondamentale, per una tages , avere l’assenso dell’eventuale marito o compagno, in quanto il servizio domiciliare è di per sé invasivo della sfera domestica”.
Una scelta di famiglia, quindi, che per comprendere meglio abbiamo approfondito incontrando Laura Pittola del nido “Ciuf Ciuf”: “Molte mamme – dice – stanno valutando questa professione, ma va detto che servono caratteristiche idonee dell’abitazione, in particolare una stanza da dedicare esclusivamente ai bambini.
La normativa prevede che, dopo la formazione iniziale, si possa cominciare l’attività. Molte ci chiedono notizie sui corsi di formazione, ma attualmente non ci sono iniziative in partenza”.
Le sedi dei nidi sono dislocate attorno a Perugia: il “Babalù” è in località Città della domenica (tel. 331 5681019), il “Ciuf Ciuf” a Sant’Andrea delle Fratte (339 8635941), il “Patatrak” a Santa Lucia (328 0279919) e lo “Zumpappà” a Strozzacapponi (349 2641374). Per informazioni visitare la pagina facebook “L’Albero dei Nidi – Nidi in Famiglia”. Inoltre è attivo un quinto servizio denominato “A casa di nonna Daniela” (075 42572).
Come è nato e come funziona questo servizio innovativo
La professione di Tagesmutter / operatrice di nido domiciliare nasce sul finire degli anni ’70 nel Nord Europa e nei primi anni ’90 arriva in Trentino-Alto Adige.
L’idea originaria prese forma da una neo-mamma che, davanti alla scelta di rientrare al lavoro dopo la maternità, decise di accudire suo figlio assieme a quelli dei vicini, creando una rete capace di gratificarla e arrotondare il bilancio familiare.
Ogni regione italiana sta legiferando in maniera autonoma ma similare: per diventare tages serve fare un corso di formazione che va dalle 80 alle 300 ore (in Umbria, 150) organizzato da cooperative o associazioni che, autonomamente o su appalto pubblico, si incaricano di formare le neo- tages per poi gestire il servizio.
In Umbria ogni nido ha come riferimento la normativa regionale studiata inizialmente nel piano socio-educativo del 2008 e poi definita nel 2011 e definitivamente nel 2014.
La formazione è accompagnata da una valutazione psicologica e termina con l’inserimento nell’elenco regionale. Le Tagesmutter trovano terreno fertile a causa della crisi: infatti tante mamme che lavorano a settimane alternate o solo poche ore al giorno, possono affidare i figli per una fascia oraria modulabile di comune accordo.
Lo svantaggio è che il servizio domiciliare non è del tutto analogo al classico “nido”, quindi può risultare un po’ meno automatico il passaggio alla scuola dell’infanzia.
Le rette – pagate all’associazione – variano leggermente a seconda della realtà. Un servizio di 6 ore giornaliere costa mediamente 350 euro al mese, cifra di poco inferiore a quella dei nidi “normali”, con il vantaggio della modulabilità dell’orario.
Da sapere
Il metodo educativo
I quattro pilastri del mestiere di “mamma di giorno” sono: la centralità della casa come ambito educativo; inserimento in una rete che la supporta per gli aspetti organizzativi, ludici e pedagogici; una forte relazione con le famiglie, unita alla flessibilità degli orari; il rispetto dei tempi di sviluppo psico-fisico, poiché la tages redige per ogni bambino un progetto pedagogico personalizzato.
Dati fondamentali
– Prima normativa regionale nel 2008, prima esperienza a Perugia nel 2012;
– 9 Tagesmutter in Umbria, distribuite in quattro associazioni inserite in un elenco regionale;
– 150 ore il monte-ore del corso di formazione previsto dalla delibera umbra;
– 350 euro il costo medio della retta mensile per 6 ore al giorno.