A Roma con i giovani della diocesi per la beatificazione di madre Teresa

Nel gruppo di 150 giovani anche numerosi albanesi

Gli occhi brillavano di commozione, mentre veniva sollevato il velo e si scopriva l’arazzo, dove era raffigurato il volto della Beata Madre Teresa. A piazza S.Pietro, domenica 19 ottobre, si è vissuta una giornata indimenticabile. Con 150 giovani, compresa una folta rappresentanza di giovani albanesi, ci siamo recati a Roma per vivere questo importante evento della beatificazione di Madre Teresa e per i 25 anni di pontificato di Giovanni Paolo II. Le giornate romane per i ragazzi della nostra diocesi sono iniziate già da sabato, quando abbiamo partecipato alla preghiera del rosario nell’aula “Paolo VI” in Vaticano, in occasione della giornata missionaria mondiale. Un rosario pregato in tante lingue e animato da coreografie che rappresentavano i vari popoli della terra. Un giovane, che aveva in mano la corona del “rosario missionario” per pregare ogni mistero del rosario a favore di uno dei cinque continenti, ha detto: “oggi si parla tanto di globalizzazione ma la Chiesa ha veramente riunito i popoli in un’unica grande famiglia.” Terminata la preghiera, sotto una pioggia scrosciante, siamo giunti nella parrocchia di S.Giuseppe all’Aurelio, dove i padri “giuseppini” ci hanno accolto mettendoci a disposizione i loro locali parrocchiali. La serata è trascorsa tra canti e riflessioni su Madre Teresa. La sveglia è suonata all’alba, dopo una nottata trascorsa a dormire nei sacchi a pelo. Sebbene siamo giunti molto presto, piazza S. Pietro era già gremita di gente proveniente da tutto il mondo, noi eravamo vicini ad un folto gruppo di pellegrini provenienti dalla Bielorussia. Il lungo rito ci ha coinvolti nella preghiera, il papa molto sofferente ha suscitato in tutti una profonda ammirazione, un uomo che ha saputo donare tutta la vita a Dio e ai fratelli. La gente era veramente tanta ma ugualmente regnava un clima di profondo raccoglimento e di preghiera. “Al di là delle emozioni – ha detto Marco – è meraviglioso essere presenti in questa occasione, si sente fortemente la presenza di Dio”. Beatrice ha aggiunto: “questa piccola e grande donna, Madre Teresa, ha dato al mondo una testimonianza incredibile, è proprio vero che la fede muove le montagne”. Danilo, 17 anni, ha commentato: “in questa bellissima liturgia il Signore ci ha personalmente interpellato”. Al termine della messa abbiamo avuto la gioia di vedere da vicino il Papa che attraversava la piazza con la “papamobile”. La grande folla non ci ha permesso di ricongiungerci con gli altri duecento nostri condiocesani che, con vari pullman, erano giunti al mattino della domenica. Abbiamo trascorso due giorni a Roma molto intensi e colmi di tanta gioia. Erano presenti molti albanesi immigrati nel nostro territorio, in questa giornata missionaria mondiale,e questo fatto ci ha ricordato che abbiamo un “numeroso popolo” in mezzo a noi da evangelizzare e coinvolgere nella vita cristiana. La beata Madre Teresa ci ha lasciato una preziosa eredità da vivere: “Fate qualcosa di bello per Dio. Per me Gesù è la Parola che deve essere proclamata ; il Pane di Vita che deve essere mangiato; l’Affamato che deve essere sfamato; l’Assetato che deve essere saziato. O Gesù, in unione con tutte le Messe offerte nel Mondo Cattolico, ti offro il mio cuore. Rendilo mite ed umile come il Tuo”.

AUTORE: M.C.