Corsi prematrimoniali, catechesi e centri d’ascolto

L'attività del centro di Pastorale familiare: i tre 'versanti' principali

Ripartire dalla famiglia. Questo uno degli impegni prioritari della Chiesa diocesana in questo nuovo anno pastorale. Un impegno che investe certamente l’aspetto sociale e non solo quello religioso. Anche i dati forniti dal Tribunale di Terni sulle situazioni matrimoniali in crisi non sono certo incoraggianti: le separazioni giudiziali definite segnano un trend del +17,8% rispetto al 2000, mentre quelle consensuali un +34%. Il numero dei matrimoni celebrati è in calo rispetto agli anni passati, con un incremento esponenziale invece dell’opzione per il rito civile. Molte sono anche le convivenze e le unioni di fatto, mentre la vita media dei matrimoni al momento della separazione è di 13 anni. Una famiglia quindi che rispecchia la situazione disgregata della società attuale e che solo raramente risulta vera cellula della società come è stata sempre comunemente definita. In questo contesto sociale, non semplice, s’inserisce l’attività del centro di Pastorale familiare che opera su tre versanti principali: i corsi di preparazione al matrimonio, la catechesi per le famiglie e le giovani coppie dopo il matrimonio e il sostegno con centri di ascolto alle famiglie in difficoltà. I corsi di preparazione per i fidanzati prevedono 28 serie d’incontri in 21 parrocchie (il calendario è in fase di ultimazione e i corsi prenderanno il via in novembre) dove il centro segue direttamente 9 parrocchie e la formazione di coloro che tengono i corsi. Gli incontri intendono essere una sorta d’inizio di un cammino catechetico ed umano da proseguire anche dopo il matrimonio, con la puntualizzazione di aspetti e problemi umani della vita di coppia dove gli animatori sono un po’ dei testimoni della lotta giornaliera per superare le tentazioni e riuscire a scorgere il volto amorevole e misericordioso di Cristo nelle difficoltà. Un cammino formativo e di catechesi continuo che il centro sta organizzando con l’ausilio di sacerdoti e di gruppi di famiglie con la proposta di momenti comuni d’incontro, con laici che si occupano dell’animazione per cercare di creare una dinamica di gruppo e un equilibrio tra formazione e impegno nella parrocchia. Il terzo aspetto quello dei centri di ascolto prevede la collaborazione di sacerdoti e coppie avanti nella fede, nell’esperienza e saggezza che possano inserirsi agli inizi delle difficoltà e prestare ascolto a chi per tanti motivi non sa dove andare. Si tenterà, per queste situazioni, una linea comune nella misericordia, nell’accoglienza, nella carità nella verità. Saranno proposti inoltre una serie d’incontri in collaborazione con l’Azione cattolica durante l’anno, in Avvento e Quaresima e quelli dei corsi di cristianità. Nella diocesi sono inoltre presenti diversi gruppi di famiglie e giovani coppie che s’incontrano periodicamente per un confronto con la Parola o compiono cammini di fede.

AUTORE: Elisabetta Lomoro