In prossimità dell’assemblea diocesana abbiamo domandato al vicario generale, mons. Orlando Gori, alcuni chiarimenti circa lo svolgimento della medesima. L’argomento ‘parrocchia’, già trattato l’anno scorso, viene ripreso anche quest’anno. Perché? ‘Parleremo della parrocchia con una angolatura diversa rispetto al passato. La parrocchia è al centro dell’attenzione dei pastori e degli esperti di pastorale perché, pur avendo bisogno di essere rinnovata, essa è la comunità a cui direttamente fa capo ogni fedele, è la chiesa più vicina alla gente e possiede le risorse adeguate per coltivare la vita cristiana. Il tema dell’assemblea sarà la parrocchia, casa e scuola di comunione’. Che cosa significa? ‘L’espressione è ripresa da un documento del Papa e spiegata ampiamente da lui e dai vescovi italiani. Promuovere una ‘spiritualità di comunione’ significa condividere gioie e dolori altrui, offrire vera amicizia a tutti, avere la capacità di vedere ciò che c’è di positivo nell’altro, cercare sempre ciò che unisce. La parrocchia deve essere questa scuola di comunione con i fratelli, ciò comporta fraternità, corresponsabilità pastorale e spirito missionario, come è espressamente detto nel programma della seconda giornata, animata da don Salvatore Ferdinandi, impegnato nella Caritas italiana’. E nel primo giorno cosa verrà trattato? ‘La comunione con Dio, senza la quale non si amano né si servono i fratelli. Perciò la prima relazione tratterà della parrocchia scuola di preghiera che educa alla comunione con Dio. L’educazione alla spiritualità cristiana sarà presentata da don Nazzareno Marconi, parroco e biblista. I gruppi di studio aiuteranno ad applicare le tematiche alla realtà locale’. All’assemblea seguirà la festa della chiesa diocesana: c’è qualcosa di particolare in quest’ultima? ‘Sì, due fatti importanti: radunandoci a Santa Chiara il 26 ottobre per rendere onore alla santa, la diocesi offrirà una lampada che resterà accesa davanti alla sua urna durante questo anno in cui ricorre il 750’anniversario della sua morte. Il secondo evento si compirà a San Rufino con l’ordinazione diaconale del seminarista Ferdinando Cetorelli’.