‘Altrocioccolato’:commercio equo e solidale

Non solo 'Eurochocolate': a Perugia, dal 1992, 'Moninbò'

In questa seconda metà del mese di ottobre, a Perugia si svolgeranno contemporaneamente due feste per celebrare il cioccolato: una è ‘mordi e fuggi’; l’altra è ‘Altrocioccolato’ ovvero consumo critico e commercio equo e solidale, cioè approccio alternativo al commercio convenzionale. ‘Monimbò’ è la ‘Bottega del Mondo’ di Perugia situata all’interno di un bellissimo oratorio del ‘600 in via Bonazzi 41/a. E’ presente dal 1992, prima sotto forma di associazione e dal 1997 come cooperativa senza fini di lucro. E’ nata dall’iniziativa di alcune persone della parrocchia di Santo Spirito di Perugia, tra cui don Umberto Stoppa e Fabrizio Puccetti, che facevano banchetti fuori della chiesa e si rifornivano a Roma, quando il commercio equo era ancora poco conosciuto.’br Stefania Guerrucci, una dei responsabili della bottega umbra con Francesco Boniotti, spiega che la particolarità di una bottega del commercio equo risiede nel costruirsi come luogo che promuove un importante messaggio di consumo critico. E aggiunge: ‘Ogni persona che ci aiuta porta il proprio contributo, creatività, desiderio di lotta per un mondo più gusto!’Simonetta CinagliaIn Italia 118 ‘Botteghe del mondo’ Il commercio equo e solidale si propone di promuovere giustizia sociale, economica e sviluppo sostenibile attraverso il commercio, la formazione, la cultura e l’azione politica. Inoltre, intende riequilibrare i rapporti con i Paesi economicamente meno sviluppati, migliorando l’accesso al mercato e le condizioni di vita dei produttori svantaggiati, con un giusto guadagno e condizioni di lavoro dignitose, eliminando le intermediazioni speculative con il prefinanziamento delle attività produttive e progetti di autosviluppo. Su queste basi, Ctm altromercato (Cooperativa Terzo Mondo) nacque a Bolzano nel 1988. Ctm altromercato, dieci anni dopo, si è trasformata in ‘Consorzio di Botteghe’. Attualmente le ‘Botteghe del Mondo’ sono 118, con 230 punti vendita in Italia, dove lavorano 200 persone affiancate da 3000 volontari. Inoltre, il consorzio Ctm altromercato è in contatto con 150 gruppi di piccoli produttori in Asia, Africa e America latina. L’attività di Ctm altromercato è non profit.

AUTORE: S.C.