Rasetti: lo scienziato che disse no all’atomica

A Perugia

Lo scienziato che disse no all’atomica, Franco Rasetti, l’illustre fisico e naturalista, è un umbro. Una figura di grande interesse che il vescovo di Perugia, mons. Giuseppe Chiaretti, vuole riproporre all’attenzione di tutti e in particolare della comunità scientifica umbra che, scrive mons. Chiaretti nel Nuntium, ‘non è parsa accorgersi di questo suo illustre conterraneo, che a suo tempo fece scelte ‘eroiche’ per motivi etici. Merita invece d’essere ricordato tra i grandi testimoni di pace della nostra Umbria, terra di pace’ e lo fa con il documento ecclesiale ‘Umbria, terra di pace’, che viene presentato il 3 ottobre, alle 16, nella Sala dei Notari. A tracciare il ricordo di Rasetti è Roberto Battiston, fisico anch’egli all’Università di Perugia. Franco Rasetti è nato a Pozzuolo Umbro (Castiglione del Lago) il 10 agosto 1901 ed è morto centenario a Waremme, presso Liegi (Belgio), il 5 dicembre 2001. Fu fisico sperimentale (uno dei ‘ragazzi di via Panisperna’), scienziato brillante, autore di molte scoperte fondamentali (braccio destro di Enrico Fermi), ed anche geologo e paleontologo di fama mondiale. Ma il suo più grande titolo di merito è quello di essersi rifiutato per motivi etici di collaborare alla costruzione della bomba atomica. Scrisse così: ‘Devo ammettere che scoprire i segreti della Natura è tra le cose più affascinanti che ci possano essere. Ma può darsi che qualcosa sia insieme molto affascinante e molto pericoloso… Penso che gli uomini dovrebbero interrogarsi più a fondo sulle motivazioni etiche delle loro azioni. E gli scienziati, mi dispiace dirlo, non lo fanno molto spesso’. Altra volta disse: ‘La fisica ha venduto l’anima al diavolo’! Tralasciati gli studi di fisica sperimentale, si dedicò con passione di scienziato alla entomologia, alla paleontologia, alla botanica, conseguendo risultati non meno importanti. Brillante la sua carriera professionale: laureatosi all’Università di Pisa nel 1922, fu – tra l’altro – professore a Roma, in Canada, negli Stati Uniti e in tanti altri centri universitari del mondo. Parimenti brillanti i riconoscimenti accademici: tra questi ricordiamo la nomina a socio della Pontificia Accademia delle Scienze nel 1936 e dell’Accademia dei Lincei nel 1937. l’Italia si ricordò di questo suo figlio illustre cresciuto all’estero, nominandolo Cavaliere di Gran Croce nel 1995!

AUTORE: M.R.V. - G.C.