Sono entrati nel vivo i preparativi per la festa di santa Rita 2015, che avranno luogo a Cascia, presso il Santuario a lei intitolato. La tre giorni di celebrazioni curata dalla Famiglia Agostiniana e dal Comune di Cascia, avrà inizio la sera del 20 maggio, per culminare il 22, giorno in cui si ricorda la Solennità della santa dei casi impossibili.
Santa del popolo
San Giovanni Paolo II ha detto di lei: “Rita ha bene interpretato il ‘genio femminile’: l’ha vissuto intensamente sia nella maternità fisica che in quella spirituale”. La “piccola, grande donna” di Cascia è probabilmente conosciuta ai più come la santa dei “casi impossibili”, avendo vissuto nella ferma convinzione che, affidandosi a Dio, tutto può accadere. Patrona della famiglia, del dialogo e del perdono, Santa Rita, al secolo Margherita Lotti (Roccaporena, 1381 – Cascia, 1457) è in ogni caso la “santa del popolo”. Come donna, moglie, madre, vedova, monaca, stigmatizzata, in ogni fase della vita, Rita ha messo in pratica quei valori dell’accoglienza e della pacificazione che Giovanni Paolo II riconduceva all’identità femminile, nella celebre Lettera alle donne del 29 giugno 1995. Quegli stessi valori che hanno portato la santa di Cascia ad andare controcorrente e contro il tempo storico in cui è vissuta, fatto di faide familiari regolate dalla legge dell’occhio per occhio. Santa Rita è amata per la sua “straordinaria normalità” poiché, nella sua esperienza, ognuno di noi può trovare un po’ della propria.
Riconoscimento internazionale
Ad aprire il calendario degli appuntamenti, sarà la conduttrice del Tg5 Simona Branchetti. Il 20 maggio, alle ore 21, presso la “Sala della pace” del Santuario di Santa Rita, la giornalista Mediaset presenterà alla comunità casciana le quattro donne scelte quest’anno per ricevere la pergamena del Riconoscimento internazionale Santa Rita, che sarà consegnata alla vigilia della festa, il 21 maggio, da padre Alejandro Moral Antón, Priore generale dell’Ordine agostiniano, alle ore 17.30 nella Basilica di Santa Rita. Giunto alla 27a edizione, il prestigioso riconoscimento vede annualmente protagoniste le “donne di Rita”, ovvero quelle donne distintesi per la loro testimonianza di vita quotidiana che si rifà ai valori ritiani e universali del perdono, del dialogo e del servizio al prossimo.
Per il 2015, le “donne di Rita” sono: Claudia Francardi, vedova del carabiniere Antonio Santarelli, aggredito durante un posto di blocco nella zona di Pitigliano (Grosseto) il 25 aprile 2011. Riceve il riconoscimento perché, insieme alla madre del giovane assassino di suo marito, in un cammino di perdono e riconciliazione, ha fondato l’Associazione “AmiCainoAbele” per aiutare altri nel medesimo percorso; le Suore della Sacra Famiglia di Spoleto, (ritira la pergamena del riconoscimento la Superiora Generale dell’Istituto, Madre Agnese Grasso) per il sostegno costante alle famiglie bisognose; Lucia Fiorucci di Gubbio (Perugia), per aver trasformato la sofferenza per la morte della figlia Elisabetta, vittima di un incidente stradale, in speranza concreta per altre vite, con la donazione degli organi della giovane, e per essersi affidata a Dio nel dolore causato da un cancro al seno; Franca Pergher di Udine, per aver perdonato l’autore dell’incidente che ha distrutto la vita di suo figlio, colpito alla testa a 6 anni da una trave di cemento armato e di cui si prende cura da 42 anni. Franca ha anche affrontato con fiducia in Dio sia la morte del marito, che la sua stessa malattia, la leucoencefalite.
Il gemellaggio con il Libano
Tra i momenti più rilevanti della Festa di Santa Rita, c’è senza dubbio il Gemellaggio di fede e di pace che, ogni anno, unisce Cascia a un’altra città del mondo dove è presente la devozione alla patrona dei casi impossibili. Protagonista di questa 57a edizione, la cittadina libanese di Dbayeh ha aperto la prima fase delle celebrazioni lo scorso marzo, quando le autorità religiose e civili locali hanno accolto la delegazione proveniente da Cascia, guidata dal sindaco Gino Emili e dal rettore della Basilica di Santa Rita, Padre Mario De Santis. Suggestivo, il momento dell’accensione della Fiaccola della Pace che ha avuto luogo nella chiesa dell’istituto studentesco maronita mariamita Ecole Sainte Rita, nell’ambito della funzione officiata dal Nunzio Apostolico Gabriele Caccia.
A suggellare l’unione dei due popoli nel nome di Rita, i membri della delegazione libanese – tra cui padre Charbel Mhanna, rappresentante del Patriarca Maronita del Libano, il Card. Béchara Pierre Raï, e il direttore dell’Ecole Sainte Rita Padre Chawki Raffoul – saranno quindi ospiti nella città di Santa Rita per la solenne festa in onore della patrona del dialogo, dal 20 al 22 maggio. La Fiaccola della Pace accesa a Dbayeh il 13 marzo, chiuderà le celebrazioni giungendo a Cascia il prossimo 21 maggio alle ore 21.30, sul sagrato della Basilica.
Certamente, l’amicizia nata tra il “colle della speranza” e la “Terra dei cedri”, non terminerà con la festa: in autunno, infatti, la città di Cascia riceverà in dono un’imponente statua della santa, alta 6 metri e pesante 30 tonnellate, realizzata dall’artista Nayef Alwan ad Ayto e finanziata da un mecenate libanese particolarmente devoto, allo scopo di testimoniare con un segno tangibile l’amore che il Libano sente per Santa Rita.
La benedizione delle rose
Culmine della Festa di Santa Rita, è il Solenne Pontificale del 22 maggio, alle ore 11.00 sul Sagrato della Basilica, celebrato quest’anno dal Cardinale Gualtiero Bassetti, Arcivescovo metropolita di Perugia-Città della Pieve e presidente della Conferenza Episcopale Umbra. A conclusione della cerimonia, il porporato effettuerà la tradizionale Benedizione delle rose, durante la quale il viale del Santuario si tinge del rosso vivo delle centinaia di rose alzate al cielo dai devoti. Simbolo della santa, le rose saranno poi conservate preziosamente o donate a una persona bisognosa di conforto.
PROGRAMMA DELLA FESTA
Santuario di Santa Rita da Cascia
20 maggio
Ore 21: Sala della Pace, presentazione del riconoscimento internazionale Santa Rita 2015. Presenta Simona Branchetti, giornalista del Tg5 – Mediaset
21 maggio, roseto della città.
Ore 11.30: Piantumazione delle rose. Messa a dimora delle rose, simbolo di Santa Rita, da parte di autorità civili, religiose e delle donne insignite del Riconoscimento Iinternazionale Santa Rita.
Ore 16.30: Basilica di Santa Rita, solenne concelebrazione eucaristica della Famiglia agostiniana. Presiede padre Alejandro Moral Antón, priore generale dell’Ordine agostiniano.
Ore 17.30: consegna del Riconoscimento internazionale Santa Rita 2015. Padre Alejandro Moral consegna la pergamena alle “donne di Rita”.
Ore 18.30: solenne celebrazione del Transito di Santa Rita, presiede mons. Renato Boccardo, arcivescovo di Spoleto-Norcia.
Ore 20.15: Sagrato della basilica di Santa Rita, celebrazione del 57° Gemellaggio di fede Cascia-Dbayeh. Alla presenza delle autorità civili, religiose e militari di Cascia e della delegazione di Dbayeh, migliaia di fiammelle s’accendono per la tradizionale luminaria. Esibizione degli Sbandieratori e sfilata dei sindaci dei comuni della Valnerina, ognuno con il gonfalone della propria città, accompagnati dai Tamburini di Cascia.
Ore 21.30: accensione della Fiaccola che partita dal paese gemellato con Cascia (quest’anno, Dbayeh, in Libano), giunge sul “colle della speranza” alla vigilia della solennità di Santa Rita.
22 maggio, solennità di Santa Rita
Sala della Pace
ore 8.00: messa. Presiede padre Alejandro Moral Antón, priore generale dell’Ordine agostiniano.
Sagrato della basilica di S. Rita
ore 10.30: arrivo della Processione e del Corteo storico.
ore 11: solenne pontificale, presiede il cardinale Gualtiero Bassetti, arcivescovo di Perugia e Città della Pieve. A seguire, Supplica a Santa Rita e Benedizione delle Rose (ore 12.30 circa).
Basilica di santa Rita
ore 18: messa per i Benefattori del Santuario. Presiede padre Mario De Santis, rettore della Basilica.