La Porziuncola meta di pellegrini in cerca di perdono

IL 2 AGOSTO SI RINNOVA LA TRADIZIONE DI UN GIORNO SPECIALE VOLUTO DA SAN FRANCESCO

Quasi due mesi fa è stato eletto ad Assisi ministro generale dell’ordine dei frati minori, ora lo spagnolo Josè Rodriguez Carballo presiede la celebrazione eucaristica per il Perdono in programma nella Basilica di Santa Maria degli Angeli venerdì 1 agosto alle 11. La solennità del Perdono, storicamente molto sentita in Abruzzo tanto che ai fedeli provenienti dalla regione i frati rivolgono un particolare saluto di benvenuto insieme ai pellegrini della Sicilia e ai Giovani della Marcia francescana. La giornata di apertura del 1 agosto preveded il pellegrinaggio alla Basilica della diocesi di Assisi con la celebrazione dei vespri (alle 19) da parte del vescovo di Assisi, mons. Sergio Goretti, e l’offerta dell’incenso da parte del sindaco di Assisi, Giorgio Bartolini. Quest’anno, in occasione del Perdono e in vista del pellegrinaggio della Regione Sicilia per la festa di San Francesco del 4 ottobre, si è avuto uno stretto collegamento tra i due territori. Il Triduo del Perdono ha permesso di celebrare i santi francescani di Sicilia: san Benedetto il Moro, santa Eustochia Calafato, il venerabile padre Gabriele Allegra. E il 2 agosto l’arcivescovo di Palermo, il cardinale Salvatore De Giorgi, presidente della conferenza episcopale siciliana, presiederà la funzione religiosa delle 11. Nel pomeriggio (alle 16) l’arrivo dei giovani della XXIII marcia francescana. Sono previsti anche un recital su san Francesco d’Assisi, curato da ‘Quelli di Assisi’, che si terrà sabato 2 agosto alle 21 in Basilica, e il concerto del Perdono, domenica 3 agosto alle 21,15 con l’esecuzione dell’opera di Rossini Petite Messe Solennelle. La grazia del Perdono, dalla Porziuncola, fu concessa a Francesco dal papa Onorio III nel 1216. Tommaso da Celano ricorda un episodio che rievoca il suo desiderio di essere perdonato: ‘Un giorno il beato padre Francesco, pieno di ammirazione per la misericordia del Signore in tutti i benefici a lui elargiti desiderava conoscere dal Signore che cosa sarebbe stato della sua vita e di quella dei suoi frati. A questo scopo si ritirò, come spesso faceva, in un luogo adatto per la preghiera. Vi rimase a lungo invocando con timore e tremore il Dominatore di tutta la terra, ripensando con amarezza gli anni passati malamente e ripetendo: O Dio, sii propizio a me peccatore! A poco a poco si sentì inondare nell’intimo del cuore di ineffabile letizia e immensa dolcezza. Cominciò come a uscire da sé: l’angoscia e le tenebre, che gli si erano addensate nell’animo per timore del peccato, scomparvero, ed ebbe la certezza di essere perdonato di tutte le sue colpe e di vivere nello stato di grazia’. Ma Francesco non volle mantenere solo per sé quello stato di grazia ma si impegnò per condividerlo con gli altri fratelli. Da lì la richiesta a papa Onorio III che diede il suo consenso alla richiesta del santo. La Marcia francescana dei giovaniUno zaino, un sacco a pelo, un cappello, una giacca a vento e poco altro sono gli oggetti che hanno con sé i ragazzi che stanno partecipando alla ‘XXIII marcia francescana’, organizzata dai Frati minori francescani (25 luglio – 4 agosto). Gli oltre duemila partecipanti, provenienti non solo dalle Province francescane di tutta Italia ma anche dall’estero (ad esempio dalla provincia francescana della Germania e da quella dell’Albania), raggiungeranno a piedi Assisi, dove vivranno momenti di riflessione e veglie di preghiera nell’attesa di riunirsi nella chiesa di Santa Maria degli Angeli per il ‘Perdono di Assisi’, il 2 agosto. Il giorno seguente ci sarà la visita alla città di san Francesco e il 4 agosto, al termine della celebrazione eucaristica, i partecipanti riceveranno il mandato di far tesoro dell’esperienza vissuta e di condividerla con gli altri nella vita quotidiana. Il filo conduttore della marcia è il tema ‘Amare oltre’. Per i giovani in marcia ogni sera c’è la sosta in conventi o altri luoghi di accoglienza (parrocchie, scuole, palestre) lungo la via che li porta ad Assisi. I ragazzi provenienti da zone più lontane, come dalla Germania o dall’Albania, giungeranno in autobus in luoghi più vicini ad Assisi e poi intraprenderanno il cammino a piedi.

AUTORE: Romano Carloni