Rinnovamento delle strutture parrocchiali e iniziative per la conoscenza della Parola di Dio. Sono questi i due ambiti sui quali si snoda il programma pastorale per il 2003-2004, programma pubblicato sul nuovo numero di Raccordo, il bollettino diocesano che giunge a preti e operatori pastorali in questi giorni con una nuova uscita. Il programma è frutto del recente Convegno pastorale diocesano e dell’ulteriore giornata di riflessione tra l’arcivescovo mons. Chiaretti e i responsabili degli uffici pastorali diocesani dello scorso 30 giugno. Nello scritto di due pagine si legge che il rinnovamento delle strutture parrocchiali ‘ Consiglio pastorale parrocchiale, Consiglio per gli affari economici, Caritas parrocchiali, ministri laici ecc. ‘ va perseguito seguendo certe linee: ripensare la parrocchia in termini meno rigidi, per avvicinare le tante diversità oggi esistenti, compresa la realtà delle aggregazioni laicali; riconsiderare la dimensione teologica di questa porzione di Chiesa locale con la figura del presbitero che rappresenta il vescovo e la comunità dei fedeli attorno all’Eucaristia; guardare alla parrocchia come ‘tenda’, ‘spazio di accoglienza’ e ‘casa della comunità, ossia luogo in cui tanti piccoli differenti gruppi si costituiscono popolo in comunione’. Infine, per una piena comunione tra parrocchia e aggregazioni laicali, vengono date alcune indicazioni da seguire: l’inserimento dei responsabili delle aggregazioni laicali nelle strutture pastorali della parrocchia, lo sviluppo della spiritualità di comunione, la presenza significativa alle celebrazioni domenicali, come anche a quelle occasionali di festa richieste dal parroco, per dare visibilità a questa comunione tra le diverse realtà ecclesiali presenti in parrocchia, e lo sviluppo del dialogo fraterno tra le aggregazioni e i parroci. Impegno forse maggiore sarà richiesto per le iniziative di conoscenza della Parola di Dio. Ai parroci, fondamentalmente, viene richiesto di promuovere, in tutti i modi, centri di ascolto o scuole di Parola ‘ se ne richiedono almeno due o tre ogni parrocchia o unità pastorale ‘ sostenendo queste iniziative ‘con la propria presenza ed entusiasmo’. I centri dovrebbero partire per la Quaresima del 2004. Agli animatori, cioè a quelle persone adatte ad ‘avviare-animare-sostenere-seguire’ i centri o le scuole, viene richiesto di frequentare il corso propedeutico che sarà guidato da padre Giulio Nichelini e che si terrà settimanalmente a Montemorcino a partire dall’11 ottobre fino al 6 dicembre. Momenti di condivisione e verifica si dovranno tenere periodicamente ‘impegnandosi ad usare sempre un linguaggio ‘parrocchiale”. Anche agli uffici pastorali diocesani viene richiesto un notevole coinvolgimento: in particolare saranno quelli per la famiglia e per i giovani a dover sviluppare delle proposte di conoscenza della Parola di Dio nella ‘chiesa domestica’ e negli incontri parrocchiali dei giovani. Tutti gli altri uffici si adegueranno a questa scelta di fondo e ‘studieranno il modo di inserire l’opzione programmatica della diocesi nella loro attività specifica’, cosa che si rivela particolarmente urgente per la pastorale di ambiente: inserire il collegamento con la Parola di Dio nel mondo della scuola, del lavoro, della sanità, della cultura, del tempo libero, delle comunicazioni sociali.
Movimenti ecclesiali più inseriti nelle strutture parrocchiali
Programma pastorale 2003-2004
AUTORE:
F.A.