‘Nonostante le prove e le croci nella mia vita tutto è stato grande’

Cinquantesimo di sacerdozio del vescovo mons. Sergio Goretti

Grande festa domenica 25 maggio nella diocesi di Assisi-Nocera Umbra – Gualdo Tadino per festeggiare il Giubileo del vescovo mons. Sergio Goretti. Alle ore 17 la cattedrale di San Rufino era già gremita di autorità e fedeli venuti da tutta la diocesi, presenti i Sindaci e vice Sindaci dei nove Comuni della diocesi con i gonfaloni delle loro città. La loro presenza testimonia come vi sia stato sempre un rapporto cordiale tra il Vescovo e le Amministrazioni locali. Non sono mancate le confraternite delle parrocchie di Assisi, i Cavalieri del Colle del Paradiso, i rappresentanti delle Famiglie francescane di Assisi e Santa Maria, dell’Unitalsi e della Caritas diocesana. Numerosi i familiari con la sorella Silvana. Non è mancato il gonfalone di Città di Castello, città natale di mons. Goretti. L’eucaristia di ringraziamento, come l’ha definita il Vescovo, è stata preceduta dal saluto del Vicario mons. Gori che ha messo in risalto l’operosità del Vescovo durante i suoi 22 anni di episcopato. Ha sottolineato che ogni prete non è ordinato per se stesso ma per il popolo di Dio e mons. Goretti è sempre stato vicino alle persone non solo della nostra diocesi ma anche in alcune parrocchie romane, dove ha prestato servizio prima della nomina episcopale. ‘Caro nostro Vescovo – ha aggiunto mons. Gori – (mi consenta di lasciare da parte il titolo di eccellenza), a nome di tutta la grande famiglia diocesana vogliamo ringraziarla di quanto siamo continuamente testimoni: della sua paternità spirituale, del suo impegno pastorale svolto con sapienza, dedizione, disinteresse e sacrificio, della sua vicinanza (direi quasi onnipresenza) alle persone – in primo luogo ai sacerdoti – e alle comunità della diocesi. Il suo ministero è impegnativo, delicato, multiforme, gravido di responsabilità, cosparso di soddisfazioni e anche di sofferenze. Ne siamo consapevoli e grati’. A nome della diocesi sono stati offerti due doni: un Pastorale con l’immagine dell’agnello pasquale e un volume che raccoglie le undici lettere pastorali scritte in questi anni trascorsi in Assisi. Ha preso poi la parola mons. Vittorio Peri, priore dei canonici e già Vicario della diocesi, che ha letto all’assemblea dei fedeli la lettera inviata da Giovanni Paolo II per congratularsi, testimoniare il suo affetto a mons. Sergio e rivolgere il suo apprezzamento per l’accoglienza ricevuta durante le sue visite in Assisi (il testo integrale della lettera del Papa a mons. Goretti è stato pubblicato sul n’13 del 4 aprile scorso ndr). La messa, presieduta dal vescovo mons. Goretti, è stata concelebrata dai vescovi mons. Fontana di Spoleto, mons. Bertoldo di Foligno e da mons. Chiaretti di Perugia-Città della Pieve insieme ai parroci, ai sacerdoti e ai padri francescani della diocesi. Hanno animato la liturgia i cori di Assisi, Nocera e Gualdo che si sono alternati nell’esecuzione dei canti religiosi. Durante l’omelia il Vescovo di Assisi ha dichiarato che avrebbe voluto trascorrere la giornata nella preghiera, ha scelto invece di stare con i suoi fedeli la cui vicinanza è impegno di fede; ha ringraziato quanti gli sono stati vicino nello svolgimento del suo impegno episcopale e i religiosi la cui presenza in Assisi rende sempre attuale la figura di san Francesco e santa Chiara. Un pensiero ha rivolto ai Consigli pastorali e ai vari movimenti che collaborano con la vita della Chiesa. Anche se ha dovuto affrontare prove, sopportare sofferenze, portare croci, tutto nella sua vita, ha detto mons. Goretti, è stato grande. ha concluso la sua omelia con una richiesta ai fedeli: ‘Vi ringrazio per essermi stati vicini. Ho ancora bisogno di voi più di prima, ma so che posso contarci’. Al termine della messa i sindaci hanno offerto i loro doni, tra cui somme di denaro per le scuole di Kasumo, ed è stata distribuita a tutti i partecipanti la lettera pastorale scritta da mons. Goretti in occasione di questo suo Giubileo sacerdotale.

AUTORE: M.C.