Grande festa per i 40 anni della parrocchia di Santa Rita

Inaugurata la mostra "Dal progetto della chiesa alla costruzione vera e propria"

Nulla di eccezionale se si pensa alla Festa di Santa Rita come la normalissima ricorrenza della Santa cui è intitolata la chiesa. Forse l’eccezione la si può trovare nel fatto che, quest’anno, la parrocchia spoletina del Santissimo Crocifisso in Santa Rita festeggia quarant’anni dall’edificazione dell’attuale chiesa. È così che, con il 22 maggio, è stato ufficialmente aperto il “40′. A dar risalto e importanza all’evento, la presenza dell’arcivescovo di Spoleto-Norcia, monsignor Fontana, alla Messa solenne del pomeriggio, il quale non poteva non rimarcare il pensiero del Vescovo d’Ippona e l’opera della Serva fedele Rita, esempi forti, guide che ognuno è chiamato a seguire. Una mostra fotografica, il testimone visibile della storia degli “anta”, è stata inaugurata: dal progetto della chiesa alla costruzione vera a propria. Da olimpiadi e “Girotondissimo”, il canzoniere dei bambini, all’attuale “VOL@NTARIATO in festa”, il meeting di associazioni di volontariato, per non parlare di “PrimParFest”, la nuova olimpiade della città, conclusasi domenica scorsa 18 maggio. Una rappresentazione delle tappe ma anche dell’evoluzione dei gruppi: è così che è stato dedicato un pannello alla Caritas di ieri e di oggi, segno di evoluzione al passo coi tempi, al seguito del mutamento delle esigenze, delle nuove forme di carità. Non sembrerebbe, inoltre, un caso – anche se in realtà lo è – il fatto che, proprio a distanza di quarant’anni, il 2003 ha visto l’allargamento dei confini della parrocchia, in seguito alle disposizioni emanate dall’Arcidiocesi, soprattuto per opera della riorganizzazione voluta dal Sinodo. Così, Cerro, Borgiano, Caprareccia e Vallocchia – paesi della montagna limitrofa – fanno ora parte integrante della parrocchia spoletina di S. Rita. Per dare il benvenuto, i festeggiamenti di maggio hanno compreso un corteo automobilistico nella zona, al seguito della statua della Santa. Il tutto si è concretizzato martedì 20 maggio: padre Modesto Paris, nell’Omelia della messa conclusiva a Forca di Cerro, ha affrontato “la possibilità dell’impossibile” per la Santa casciana come per tutti, se lo si desidera realmente, se veramente ci affidiamo al Dio che può tutto. La ‘nota’ del quarantesimo non è risultata ‘stonata’ neppure al Concerto che il Coro della parrocchia ha tenuto in onore della Santa alla Vigilia del 22. Infatti, con particolare attenzione è stato sottolineato il fatto, soprattutto durante le varie introduzioni. Protagonista, in questo anno simbolo, anche la volontà di recuperare attività passate, nel corso degli anni abbandonate ma, comunque, sentite. Così è nata l’idea di fare del 22 maggio un’occasione d’incontro con le scuole dello spoletino. Prima la messa e poi un incontro nel teatro attiguo, al termine del quale ad ogni ragazzo è stata consegnata una rosa benedetta. Non ha bisogno di spiegazioni la tradizionale processione della sera della festa, che ha visto la presenza non solo dei parrocchiani bensì della Città e non solo. Quest’anno, il rione Panicocoli ha ospitato il corteo e, al rientro, nel campo sportivo di Santa Rita, alla luce dei soli flambeau, emozione e commozione ha suscitato l’ingresso della Santa accompagnata dalla melodia del canto “A Te, Santa nostra”, un inno composto, nelle parole, dallo stesso Coro di Santa Rita.

AUTORE: Eleonora Rizzi