298 nomi scolpiti nell’acciaio

DIOCESI. Il rito di benedizione della “Cronotassi episcoporum” presso il Cortile dei vescovi
Il vescovo Piemontese benedice l’opera
Il vescovo Piemontese benedice l’opera

La storia della diocesi nei nomi dei suoi vescovi, dal II secolo ad oggi: è il grande ‘libro’ della Cronotassi episcoporum, inciso su 14 lastre di acciaio con 298 nomi, ognuno dei quali ricorda importanti momenti di storia e di religiosità. È collocato lungo l’intera facciata sinistra della cattedrale, nel Cortile dei vescovi.

“A Terni e al mondo della cultura – ha ricordato il vescovo Piemontese inaugurando e benedicendo l’opera – è stato donato un libro speciale, in edizione unica: la lunga serie, in ordine cronologico, dei vescovi che hanno retto e guidato le comunità civili ed ecclesiali di Terni, Narni, Amelia e Otricoli negli ultimi duemila anni. La particolarità e i pregi sono innanzitutto l’accuratezza della ricerca su persone, luoghi e date. Quindi la materia su cui è stampato: pagine giganti di acciaio speciale dell’Ast di Terni, incise, con tecnica di avanguardia, dal Polo di mantenimento armi leggere, che sono accreditate con una garanzia di vita per almeno duemila anni.

Cultura nei contenuti, arte nel materiale e nell’incisione. Le future generazioni potranno non solo fare memoria di questi Padri della città, ma dare vita a ulteriori approfondimenti e rettifiche cronologiche e storiche”.

Un momento dell’inaugurazione
Un momento dell’inaugurazione

Nel convegno che ha aperto la manifestazione al Museo diocesano di Terni, coordinato dal giornalista Tg1 Rai Piero Damosso, il presidente dell’Istituto per il sostentamento del clero Giampaolo Cianchetta ha illustrato l’opera: “La diocesi ha voluto ‘apparecchiare’ il bimillenario della sua costituzione, come se avesse scoperto un suo diario nascosto e oggi lo pubblicasse postumo”.

Lo storico Edoardo D’Angelo ha illustrato particolari fasi delle vicende della diocesi, caratterizzata da soppressioni e unificazioni. La sua storia è stata tracciata a partire dal primo vescovo san Pellegrino, rimarcando le profonde radici cristiane che hanno caratterizzato la religiosità del luogo già dal II secolo (i primi sei vescovi di Terni sono tutti santi) e ricordando anche le origini siriane della cristianità ternana. Nel Medioevo le vicende alterne, legate alle lotte di potere del centro Italia, portarono alla soppressione della diocesi di Terni, soggetta a Spoleto e ricostituita solo nel 1254 quando fu vescovo Rainero. Nel 1986 infine la diocesi di Terni venne unita a quella di Amelia, mentre era già stata unita a quella di Narni nel 1907, assumendo perciò i tre nomi.

Per l’Ast è intervento Biagio Della Volpe, il quale ha ricordato come la storia dell’acciaieria sia sempre stata legata a quella della città in ogni sua componente. Ha poi aggiunto delle note tecniche in riferimento all’acciaio che è stato usato di nuova produzione dell’Ast, il “470L1”, tra i più resistenti anche alla corrosione, il che gli conferisce durata quasi infinita.

AUTORE: Elisabetta Lomoro