Inaugurata in Burkina la cappella della missione delle suore Apostole

Rientrata la delegazione eugubina: inaugurate anche la casa delle suore e una scuola materna

Un legame missionario ancora più saldo e consapevole del fatto che, accanto ai bisogni primari dei poveri, c’è la necessità di un impegno forte per la formazione e l’educazione della popolazione, in particolare delle giovani generazioni. Con queste riflessioni è rientrata in Italia la delegazione di umbertidesi ed eugubini che per quasi due settimane si è fermata in Burkina Faso, nell’Africa centrale. Si è trattato dell’ottavo viaggio promosso dal Gruppo missionario di Umbertide, che per la seconda volta – dopo la spedizione del 1995 – era guidato dal vescovo di Gubbio, mons. Pietro Bottaccioli. Con la dodicesima “Operazione Burkina Faso” il gruppo ha portato nell’ex Alto Volta circa 90 mila euro, quasi 180 milioni di lire raccolti negli ultimi mesi e destinati a realizzare vari progetti a supporto dell’attività delle suore Apostole del Sacro Cuore. Il Gruppo missionario umbertidese, che fa capo alla parrocchia della Collegiata, da circa quindici anni ha stabilito un forte legame di fraternità missionaria con le religiose che operano nel villaggio di Nanoro, a un centinaio di chilometri dalla capitale del Burkina Faso. Ma da poco più di un anno proprio a Ouagadougou è entrata in funzione anche una nuova missione delle suore Apostole, interamente finanziata dai benefattori di Umbertide. La delegazione del Gruppo missionario, composta da sedici persone, ha raggiunto il Burkina quest’anno proprio per inaugurare ufficialmente la missione composta dalla casa delle suore, dalla scuola materna che ospita già circa 130 bambini e dalla cappella ottagonale che riprende le linee architettoniche della chiesa Collegiata di Umbertide. Alla cerimonia inaugurale era presente anche il ministro per l’Istruzione, l’azione sociale e la solidarietà nazionale del governo burkinabè, madame Mariam Lamiziana, oltre a molte altre autorità civili e religiose del Paese africano. Mons. Bottaccioli, sabato 1 febbraio, ha celebrato una solenne liturgia per la dedicazione della piccola chiesa di circa 90 metri quadrati, edificata al centro del terreno della missione. Molto commovente l’istallazione del dipinto su ceramica – realizzato da Emanuele Ventanni e offerto dal Lyons Club di Umbertide – raffigurante la Beata Vergine della Reggia. L’intero Gruppo missionario ha sistemato l’immagine nella zona dietro l’altare e con profonda emozione ha così stabilito un forte legame spirituale proprio con la Madonna della Reggia venerata nella Collegiata umbertidese. “Questa immagine ci compromette – ha affermato mons. Bottaccioli – perché impegna gli umbertidesi e tutta la diocesi di Gubbio a continuare l’impegno missionario in Burkina Faso”. Il Vescovo di Gubbio, prima di lasciare il paese nel centro-ovest del Continente nero per rientrare in Italia, ha anche delineato una ipotesi di impegno per il futuro. “Dobbiamo essere vicini – ha detto – ai bisogni primari di quella gente, come l’acqua, la cura delle malattie e altro. Ma senza pensare anche al loro futuro non risolveremmo i loro veri e profondi problemi. Per questo è importante pensare anche alle scuole e alla formazione dei giovani”. Daniele MoriniI prossimi impegniIl gruppo della diocesi eugubina è appena tornato in Italia ma ha già iniziato a riflettere sul futuro prossimo dell’impegno missionario iniziato alla fine degli anni Ottanta. Il viaggio in Africa compiuto dalle sedici persone della delegazione, in gran parte umbertidesi, è servito anche stavolta a toccare con mano i bisogni immediati della gente burkinabè, ad ascoltare le loro necessità e le loro richieste, a osservare direttamente l’importante lavoro delle suore Apostole del Sacro Cuore. I genitori dei bambini che frequentano la scuola materna delle religiose a Ouagadougou, ad esempio, hanno già chiesto l’impegno dei benefattori umbertidesi per la costruzione di una scuola primaria e il gruppo missionario sta valutando se inserire il progetto tra gli obiettivi dei prossimi tre/quattro anni. “Una cosa è certa – ha commentato Giampaolo Giostrelli, fondatore e animatore del Gruppo missionario umbertidese – e ci è stata confermata dalla gente e dalle autorità del Burkina Faso: il villaggio di Nanoro, a cui siamo legati da una quindicina di anni, oggi è cambiato molto e si è sviluppato per andare incontro alle esigenze della popolazione. Così i missionari hanno portato aiuti nelle scuole, per la promozione della donna, l’ospedale dei padri Camilliani, numerosi pozzi per l’acqua potabile e tanto altro. Molto di questo grazie all’aiuto dei benefattori di Umbertide, ma anche di altre zone dell’Umbria e perfino di fuori regione”. Mons. Bottaccioli, intanto, ha annunciato che tutta la diocesi di Gubbio sarà impegnata in una raccolta fondi per la realizzazione di alcuni pozzi, in occasione della prossima “Quaresima di carità” che inizierà dal 5 marzo e si concluderà con la Pasqua. Quella dell’acqua potabile è una delle emergenze più pressanti nel Burkina Faso, ma in tutta l’Africa in generale. Lo hanno potuto constatare direttamente i componenti del Gruppo missionario che in visita ai vari pozzi realizzati negli ultimi anni, sono stati accolti dal calore e dal ringraziamento delle migliaia di persone che ogni giorno attingono questa essenziale fonte di vita, senza dover più compiere viaggi lunghi ed estenuanti sotto il sole e la calura. Essere presenti in mezzo alla gente dei villaggi, come quello di Nanoro, con la loro economia di sussistenza, con le difficoltà quotidiane a crescere famiglie patriarcali che superano le trenta unità, con decine di bambini a rischio di fame e malattie. Ma anche essere vicini, grazie alla scuola e alla missione appena inaugurate, alla popolazione della sterminata periferia della capitale Ouagadougou, una città dove polvere e smog minano la salute di grandi e piccini. Nell’uno e nell’altro luogo del Burkina il lavoro delle suore Apostole è prezioso e spesso unico appiglio alla vita per i più poveri. E il Gruppo missionario umbertidese vuole continuare su questa strada, allargando l’impegno a tutta la diocesi eugubina.

AUTORE: D.Mor.