Il lavoro non cade dal cielo è il titolo di un opuscolo distribuito in occasione della Giornata del lavoro e del fare impresa svoltasi il 27 novembre presso la Camera di commercio di Perugia. Titolo che è anche il messaggio trasmesso ai giovani nell’ambito dell’iniziativa dell’Unioncamere “Scuola elevata al Lavoro” per migliorare il collegamento tra il mondo scolastico e le esigenze delle imprese, e per offrire agli studenti una formazione sul campo con esperienze dirette, anche all’estero, nelle aziende e in altri ambienti lavorativi. In particolare con il progetto “Job Day” la Camera di commercio di Perugia ha permesso a 45 giovani di nove istituti scolastici della provincia di vivere una giornata di lavoro in studi professionali, laboratori, e aziende. Con il progetto “Improve Your Talent” (“Sviluppa i tuoi talenti!”), 25 laureati e laureandi delle due Università perugine hanno la possibilità di compiere tirocini di 4 mesi, con uno stipendio mensile di 900 euro, in altrettante sedi delle Camere di commercio all’estero in tutto il mondo, dall’America all’Asia. La Giornata del lavoro è stata quindi l’occasione per illustrare agli studenti e ai loro insegnanti queste opportunità di formazione e di avvicinamento al mondo del lavoro, ma anche per ascoltare alcuni giovani che hanno già compiuto queste esperienze. Lo si è fatto in un incontro moderato dal direttore del Giornale dell’Umbria, Giuseppe Castellini, cui hanno partecipato Giorgio Mencaroni, presidente della Camera di commercio di Perugia, e Nicola Modugno, dirigente della Fondazione Its (Istituto tecnico superiore) dell’Umbria. Oggi – è stato detto – anche a causa della crisi economica, i giovani incontrano sempre maggiori difficoltà nel progettare il proprio futuro professionale e nel cercare le strade e i percorsi formativi per realizzarlo. “Troppe volte – ha detto con forza Mencaroni – sono come polli di allevamento chiusi in una gabbia, dove hanno da bere e da mangiare, ma fuori dalla realtà del mondo del lavoro”. Con un tasso di disoccupazione giovanile al 42 per cento c’è il rischio di un “salto generazionale”, ossia di cancellare ed escludere dalla vita sociale e produttiva un’intera generazione, come avvenuto ai tempi delle due guerre mondiali. Ecco perché – ha aggiunto – la Camera di commercio di Perugia, in collaborazione con Unioncamere e Assocamereestero, ha realizzato questi progetti per avvicinare i giovani al mondo del lavoro già in età scolastica. Lo ha sottolineato anche Nicola Modugno della Fondazione Its: i giovani non devono aspettare il diploma o la laurea per cominciare il loro cammino professionale. “È giusto – ha detto – che la scuola formi l’individuo con conoscenze teoriche, ma servono anche le competenze tecnico-amministrative spendibili nel mondo del lavoro. Competenze che si acquisiscono solo con un’esperienza diretta e con percorsi formativi che tengano conto delle esigenze presenti, e soprattutto future, delle aziende”.
Parlano i ragazzi passati per un giorno dai banchi al lavoro
Per un giorno, 45 studenti di 9 istituti scolastici della provincia di Perugia sono entrati nei cicli produttivi di imprese manifatturiere, laboratori artigiani, uffici pubblici e studi professionali. Una studentessa del “Casimiri” di Gualdo Tadino, Federica, nel suo stage di 24 ore presso un’agenzia di investigazioni ha potuto addirittura vivere l’emozione di un pedinamento.
La sua compagna di scuola, Beatrice, ha condiviso una giornata di lavoro con una cooperativa di assistenza sociale. “Nella mia vita – dice – ho ricevuto l’aiuto di tante persone. Ho scelto di fare questa esperienza che spero possa diventare per me anche una professione”.
Riccardo, dell’Iis “Polo-Bonghi” di Assisi, ha lavorato in un’azienda che produce birra: “Parlando con i due giovani titolari di questa impresa innovativa, ho capito che nel lavoro servono fantasia e passione, oltre all’impegno e alla dedizione”.
C’è chi invece – come Francesco del “Ciuffelli” di Todi – ha capito che non gli piacerebbe lavorare nello studio di un commercialista. Ma il Job Day – ha detto il presidente della Camera di commercio, Giorgio Mencaroni – doveva servire anche a questo, a farsi una idea più chiara su mestieri e professioni.
Studenti e docenti hanno esortato la Camera di commercio a ripetere e ampliare questa esperienza. “Speriamo! – ha risposto Mencaroni. – Ma il Governo per il prossimo anno ci ha tagliato dell’85% le risorse da spendere per il territorio”.