Il teatro vissuto dalle “Fragili attrici”

A Trevi la casa “Mons. Bonilli” presenta il libro “Fragili attrici” che racconta l’esperienza delle donne con deficit psicofisico e intellettivo ospitate dalla struttura gestita dalle suore della Sacra Famiglia
Una scena dello spettacolo teatrale “Anche noi donne” delle ospiti dell’istituto Bonilli di Trevi (2008)
Una scena dello spettacolo teatrale “Anche noi donne” delle ospiti dell’istituto Bonilli di Trevi (2008)

Sabato 11 ottobre, alle ore 17 al Teatro Clitunno di Trevi verrà presentato il libro Fragili Attrici, a cura di Maria Assunta Pierotti e Fiammetta Marchionni, che racconta l’esperienza teatrale del gruppo di donne disabili che vive nella casa “Mons. Bonilli” di Trevi delle Suore della Sacra Famiglia di Spoleto. “Attrici perché è quello che loro sentono di essere e che a loro più piace, Fragili inteso come debolezza, facilità a rompersi e quindi come riconoscimento del limite, limite però che caratterizza ogni essere umano e che nel suo superamento svela la scintilla divina presente non solo nelle nostre attrici ma in tutte le persone che sanno cercarla”.

Il centro socio-riabilitativo ed educativo “Mons. Bonilli” di Trevi è una struttura delle Suore della Sacra Famiglia di Spoleto che accoglie donne con deficit psicofisico e intellettivo. Nel programma educativo e di recupero delle capacità individuali, sono previste varie attività tra le quali quella teatrale che coinvolge le ospiti per diversi mesi l’anno. Responsabile del progetto è il regista Graziano Sirci.

Tutto è cominciato nel 1995 con la messa in scena al Teatro Clitunno di Trevi de Il pifferaio magico. Seguono Cenerentola, La bella Addormentata, Bernadette, Pinocchio. Nel 2001 grazie ad una proposta di Assunta Pierotti, psicoterapeuta, e Fiammetta Marchionni, neuropsichiatra, responsabili del progetto terapeutico della Casa, si cominciano a scrivere i copioni insieme alle attrici. Partendo dai loro racconti, dalle loro storie, dai loro ricordi ci si propone di ascoltare quello che hanno da dire, mettendolo in scena. Un’attività che ha permesso di passare dall’intervento antico di tipo assistenziale all’intento riabilitativo di promozione della persona nella sua originalità. Il teatro diventa dunque spazio per la narrazione di sé, connette e ricompone, assumendo tratti di liberazione e di cura, permette la conoscenza di sé, il riconoscimento della propria esistenza e della propria identità. L’attività teatrale è andata avanti anche grazie all’amicizia con l’attrice Anna Maria Guarnieri che le Fragili attrici hanno conosciuto e con la quale si sono confrontate.

Il volume realizzato proprio per dare conto di quanto fatto nel corso degli anni è anche un invito al lettore – scrivono la Marchionni e la Pierotti nell’introduzione – “a guardare con occhi diversi la vita di quelle persone che ‘non hanno voce’ e non disperdere un materiale che documenta, oltre i risultati del lavoro paziente e continuativo delle suore della Sacra Famiglia, la storia dell’originale compagnia teatrale “Fragili attrici”. La pubblicazione contiene anche i copioni scritti dalle “attrici”, con le immagini delle locandine degli spettacoli realizzati e una serie di foto di scena. In fondo sono state raccolte alcune impressioni delle protagoniste: le difficoltà durante le prove, le tensioni e poi l’emozione di recitare sul palco, le luci, l’applauso del pubblico. Seguono le testimonianze dell’attrice Anna Maria Guarnieri, dell’arcivescovo di Spoleto – Norcia mons. Renato Boccardo, del sindaco di Trevi Bernardino Sperandio.

Alla presentazione interverranno Fabrizio Bracco, assessore alla Cultura Regione Umbria, Antonio Audino, giornalista e critico teatrale, Silvio D’Alessandro, Psichiatra Asl 2. Concluderà l’evento Anna Maria Guarnieri.

AUTORE: M. A.