“Gli immigrati e noi: la sfida di una società multietnica”: un tema stimolante e di attualità intorno al quale il Lions Club Gubbio Host, la Caritas diocesana e Teleradiogubbio hanno chiamato a confrontarsi quanti vivono più da vicino, non solo per motivi istituzionali, una realtà della quale, però, tutti debbono sentirsi coinvolti o, comunque, tenerne conto. Un incontro che ha concluso una riflessione avviata da tempo; coordinato da Giacomo Marinelli Andreoli, direttore di Trg, ha visto i contributi del sindaco Goracci e dell’assessore Cacciamani, del vescovo mons. Pietro Bottaccioli, del presidente dei Lions Tullio Trippetti, di Marco Andresini, responsabile del servizio segretariato sociale per extracomunitari attivato d’intesa tra Comune e Caritas, del direttore della Caritas don Benito Cattaneo e di Elisabetta Annicchino, insegnante di scuola elementare. E’ andato avanti per un pomeriggio intero, allargato alle testimonianze dirette di due immigrati, il nigeriano Billy Jackson e l’albanese Lumturi Bekshiu. Un ventaglio completo, un’analisi ad ampio raggio, un’occasione importante per confrontarsi con una realtà spesso frettolosamente liquidata, un modo organico per guardare dentro un mondo che si porta dietro la ricerca ansiosa e disperata di migliori condizioni di vita. Prospettive che, se svanite, sfociano in autentici drammi come quello del quarantenne moldavo, sparatosi ad un orecchio nei pressi di un bar adiacente il centro storico eugubino, quando dal proprio datore di lavoro gli è stata tolta la speranza, pure concretamente alimentata, della regolarizzazione. Situazioni che richiamano quelle vissute anche dai nostri emigrati. Ricordarle non sarebbe male. Il vescovo Bottaccioli, richiamando alcuni documenti del Concilio Vaticano II, ha rilanciato l’invito della Chiesa ad accogliere gli immigrati come persone e non come “strumenti di produzione”. Ha riepilogato poi l’impegno della Caritas nel settore dell’accoglienza e nella soluzione dei primi problemi. “A Gubbio – ha ricordato – è stata attivata da qualche anno, sulla base di una convenzione da rinnovare, una collaborazione Comune-Chiesa diocesana con risultati ottimi”. Il Lions Club ha istituito da tempo un “Fondo di solidarietà – ha dichiarato Tullio Trippetti – per fronteggiare situazioni di emergenza”. Marco Andresini ha fornito uno spaccato della situazione degli immigrati a Gubbio e nella diocesi. Al 31.12.2000 erano 741 a Gubbio (incidenza del 2,34, contro il 3,5 dell’Umbria), 15 a Scheggia, 27 a Costacciaro, 905 ad Umbertide (5.89). Nel territorio eugubino la situazione si è leggermente modificata nel 2001. Al 21.10.2001 infatti la popolazione straniera residente è salita a 814 unità con una incidenza passata al 2,57. Dal dibattito non ne è uscita bene la recente legge Bossi-Fini. “Non sembra essere una buona legge” ha sottolineato Andresini. Un giudizio condiviso dall’assessore Cacciamani. Anche don Benito Cattaneo ha formulato rilievi critici (“non va l’impostazione di fondo”) dopo aver riepilogato l’attività, intensa, che la Caritas porta avanti nei vari settori. Ha concluso con l’invito “ad aprirci tutti un po’ di più” per neutralizzare sul nascere quel sottile livello di razzismo che talora si avverte. Su questo tema si è soffermato anche il sindaco Goracci parlando di “segnali a volte preoccupanti” e formulando un appello per “evitare che ci siano derive di chiusura o razzismo in zone come le nostre”. Insieme a Cacciamani ha confermato l’impegno nel settore da parte della civica amministrazione, annunciando che tutto è stato risolto per l’avvio dei lavori della “Casa della Caritas” e per il rinnovo della convenzione. Interessantissima la testimonianza dei due immigrati; l’una e l’altro hanno saputo riepilogare, in termini efficaci, le motivazioni che alimentano i flussi migratori e le aspettative di quanti chiedono semplicemente di realizzare i loro umanissimi e legittimi progetti di esseri umani alla ricerca di migliori condizioni di vita.
Gli immigrati e noi: la sfida di una società multietnica
Un convegno organizzato dalla Caritas diocesana, da Trg e dal Lions Club
AUTORE:
Giampiero Bedini