Accolto da un lungo applauso al suo ingresso nella cattedrale di Macerata, il vescovo Nazzareno Marconi si è insediato nella sua nuova diocesi lo scorso 27 luglio. Mons. Marconi ha voluto per prima cosa andare incontro agli “ultimi”, salutando ospiti e volontari del Centro di ascolto e di prima accoglienza della Caritas diocesana.
Un’attenzione emersa anche nel corso dell’omelia pronunciata dal neo-vescovo di Macerata, Tolentino, Recanati, Cingoli, Treia, facendo riferimento alle letture del giorno: “Salomone si riconosce incapace di poter regnare per conto di Dio su un popolo così grande e numeroso; così chiede a Dio aiuto e sostegno. Chiede il dono soprannaturale di un cuore docile, di un cuore capace di ascoltare”.
“Ascoltare con le orecchie – ha aggiunto – è facile, è un’azione passiva, ma spesso è falsa. Le orecchie ascoltano, ma il cuore è lontano. Ascoltare con il cuore è aprirsi all’altro, guardare anche un po’ con i suoi occhi, sentire le sue gioie e le sue paure, condividere le sue speranze e i suoi fallimenti. Questo tipo di ascolto fa la differenza. Allora ci si capisce nel profondo e si trovano vie nuove per camminare insieme”.
“Non si può – ha detto ancora mons. Marconi – regnare sul popolo di Dio, mettersi a servizio del regno di Dio, se non a partire dalla disponibilità a un tale ascolto. Così il modo di regnare sarà diverso dai regni umani, i quali non offrono l’ascolto, ma lo pretendono. I potenti di questo mondo si comportano infatti spesso da padroni delle persone, pretendendo di essere sempre ascoltati e obbediti senza discussioni. Il regno sullo stile di Dio si attua, all’opposto, come un servizio, come attenzione e accoglienza, come disponibilità all’ascolto profondo del cuore, perché tutti vivano nel bene e si sentano amati. Gesù ci invita a impegnarci in pienezza con tutto noi stessi perché il regno di Dio si compia sulla terra, secondo l’annuncio che Lui ha dato. Regnare vuol dire: reggere, guidare, sostenere, indirizzare, tracciare il cammino; il regnare di Dio significa perciò che l’umanità accetta di lasciarsi guidare, reggere sostenere e condurre da Dio”.
“La missione che abbiamo davanti è questa: padre e figli, Pastore e gregge, camminare con fede lasciando che Dio regni nella vita di ciascuno per condurre i fratelli al bene” ha concluso mons. Marconi, che è stato “salutato” al suo ingresso nella nuova diocesi anche dal noto vaticanista Luigi Accattoli con un post pubblicato dal sito www.vinonuovo.it.
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