Il grande sogno di un mondo riconciliato

La catechesi di mons. Vincenzo Paglia alla Gmg di Toronto

“Lasciatevi riconciliare con Dio” è stato il tema della catechesi che mons. Paglia ha tenuto durante la Gmg ai giovani italiani presenti a questo importante evento. Un incontro ricco di spunti di riflessione che ha contribuito a sollecitare quella speranza nuova che rinvigorisce sempre ad ogni giornata della gioventù a dimostrazione di come l’unione e la condivisione degli stessi ideali e sentimenti da parte di tanti giovani possa essere sale della terra. Mons. Paglia ha ricordato come il mondo, se vuole guardare con speranza al futuro, abbia bisogno di giovani santi. Chi ci guarda da fuori – ha detto mons. Paglia – continua magari a chiedersi: “perché tanti giovani continuano a seguire questo vecchio Papa?”. Il perché, lo sappiamo bene, da anni. Giovanni Paolo II ci fa sognare ancora. Guardatevi attorno e cercate tra i grandi della terra: chi ha un sogno di amore sul mondo intero? Chi è davvero un padre appassionato per tutti i popoli, a partire da quelli più poveri e più disgraziati. Purtroppo, i sogni, in genere, riguardano gli interessi nazionali o di gruppo, gli interessi personali o particolari. Il Papa ha un sogno grande e largo sul mondo e sui popoli. Tutti, infatti, qui ci sentiamo soprattutto fratelli dei giovani del mondo intero, quei giovani dal cuore largo come è largo il mondo. “Voi siete il sale della terra…Voi siete la luce del mondo!” Certo, se comprendiamo solo un poco cosa vuol dire essere sale e luce restiamo stupiti e forse anche un po’ timorosi: come è possibile essere sale e luce per il mondo e anche sale e luce per l’Italia? – ha continuato mons. Paglia – Noi che stiamo qui, non moltissimi e per nulla potenti, che non possediamo le grandi reti di informazione e tanto meno la struttura militare, come possiamo essere il sale e la luce del mondo?” Ma è il Papa che vi dice dove salare e dove illuminare: “Sono tante le persone ferite dalla vita, escluse dallo sviluppo economico, senza un tetto, una famiglia o un lavoro; molte si perdono dietro false illusioni o hanno smarrito ogni speranza…” Eravamo già entrati nel nuovo millennio senza grandi sogni e senza grandi utopie – ha detto mons. Paglia – La caduta delle ideologie e una omologazione generale avevano come abbassato e ridotto gli orizzonti della vita. Dopo l’11 settembre l’emergenza terrorismo ha spinto a chinare la testa e a ripiegarsi ancor più su se stessi. Ecco perché è urgente alzare lo sguardo sul mondo e sul suo futuro. Ma chi pensa al futuro del pianeta? Con quali sogni pensiamo al nostro domani? Con quali speranze i poveri pensano al loro futuro? E quali immagini del domani si disegnano davanti ai vari popoli? C’è come un grande silenzio sul futuro del mondo; salvo il Papa, che continua a sognare e a farci sognare. Senza questo sogno ci si accontenta di difendere il proprio oggi e poco altro. Chi oggi sente con la necessaria responsabilità i gravissimi squilibri sociali, economici, culturali e politici che lacerano la vita del pianeta? Pensate solo al conflitto israelo-palestinese. Se vogliamo un mondo di pace, non possiamo tacere di fronte a questo conflitto e ai tanti altri conflitti che lacerano la vita del pianeta. E non possiamo dimenticare il dramma dei milioni di persone che continuano a morire di fame nei tanti paesi poveri, dove ci sono 40.000 morti per fame ogni giorno, non possiamo assistere, senza insorgere, di fronte alla crescita della disparità tra il Nord ricco del mondo e il Sud povero. Questo nostro mondo ha bisogno più che mai del Vangelo della riconciliazione, di comunità cristiane che siano scuole di riconciliazione, dove non ci sono più né hutu né tutsi, né israeliani né palestinesi, né del Nord né del Meridione, né zingari né cittadini, né ricchi né poveri, perché tutti siamo uno in Cristo.

AUTORE: E.L.