Città di Castello si rinfresca e si rinnova grazie al “vento” dello Spirito santo. Nei giorni scorsi, dopo la notizia della nomina a vescovo di don Nazzareno Marconi, il clero tifernate si è arricchito di due giovani sacerdoti: don David Tacchini e don Simone Valori, ordinati in cattedrale il 7 giugno, vigilia di Pentecoste. Entrambi provenienti da due esperienze come missionari (in Kosovo don David e in Perù don Simone) i due ragazzi hanno detto il loro “sì” al Signore davanti a una cattedrale gremita di fedeli.
È stato don Paolo Martinelli, prima dell’omelia, a introdurre brevemente il significato della celebrazione, citando san Giovanni Paolo II e il Vangelo letto durante la messa: “Il sacerdozio è un dono e mistero: un dono per la nostra comunità e il mistero di un torrente di acqua viva che vuole riempire non solo i nostri cuori ma anche la vita di David e Simone”. La presentazione dei due ordinandi è stata fatta da don Nazzareno Marconi, già rettore del Seminario regionale di Assisi, frequentato da David e Simone.
Prendendo spunto dalle letture proclamate in occasione della Pentecoste, il Vescovo ha affermato che “il fondamento della nostra vita cristiana è l’Amore misericordioso che viene a liberarci dal male su ali d’aquila. Noi sacerdoti, seguendo l’esempio di Mosè, siamo chiamati ad accompagnare il cammino di ogni uomo verso la libertà e verso l’incontro con Gesù”. Dal costato di Gesù crocifisso si riversa sull’umanità un torrente che disseta la vita di ogni uomo. Simone e David, come tutti i preti, sono inviati dal Signore ad andare subito a portare acqua viva dissetando la sete di tante persone.
Soffermandosi poi su alcune emergenze sociali come la mancanza di lavoro e la disoccupazione giovanile, mons. Cancian, rivolgendosi a David e Simone, ha aggiunto: “Gesù insegna a noi di metterci dalla parte degli oppressi e degli emarginati. La fonte di acqua viva è Gesù; offrite quest’acqua soprattutto ai giovani in cerca di orizzonti umani e cristiani, suscitate e accompagnate la ricerca vocazionale: che oggi possano sorgere nuove vocazioni grazie al vostro esempio e alla vostra testimonianza. E non abbiate paura: il Vangelo ci assicura che lo Spirito ci suggerirà cosa dire e fare, facendoci sentire figli di Dio. Siamo chiamati a credere e a sperare, sicuri che Gesù ha già vinto il male. Il buon lievito può far lievitare una gran massa di farina e un seme buono può crescere attorno alla zizzania”.
In conclusione mons. Cancian ha ricordato la figura di Maria, che dovrebbe essere presa a modello da ogni cristiano, invitando poi i due nuovi sacerdoti alla “fraternità e all’amicizia presbiterale”.
La celebrazione è terminata con i ringraziamenti di David e Simone, e una benedizione che il Vescovo ha chiesto loro di impartire a lui stesso e a tutti i sacerdoti tifernati.