Dove sistemare l’Istituto alberghiero di Assisi?

L'attuale sede presso il convitto nazionale risulta troppo ristretta e disagevole

Dopo una fase di bonaccia è sopraggiunta la tempesta: passaggio inevitabile, considerati i numerosi e così vari protagonisti coinvolti nella sorte dell’istituto Alberghiero di Assisi, attualmente ospitato presso il convitto nazionale “Principe di Napoli”: una istituzione scolastica strettamente correlata al perno turistico, premiata da un incremento sorprendente che impone la soluzione di esigenze particolari. L’attuale sede risulta ormai troppo ristretta e disagevole. Dove “allocare” dunque l’Istituto che necessariamente deve essere fornito, oltre che di aule, anche di laboratori? Questo il problema. Il sindaco Giorgio Bartolini – memore del destino toccato all’istituto Tecnico “Ruggero Bonghi” che nel 1998 fu “trasportato” da Assisi a Bastia, anche se come sezione distaccata – ha garantito che le scuole esistenti nell’ambito del comune non subiranno trasferimenti in altre realtà, in nome della consolidata vocazione culturale e del tradizionale radicamento. Parole confortanti che tuttavia potrebbero essere smentite dalle insidie della politica. Dando tuttavia piena fiducia all’esternazione del sindaco e alle intenzioni dell’assessore alla pubblica istruzione Elena Centomini, confortati dall’intera giunta, resta pur sempre da rispondere alla domanda già avanzata: dove sistemare l’istituto Alberghiero? Il comitato di difesa presieduto da Aldo Geraci (già direttore dello stesso) ed il comitato studentesco reclamano una sede autonoma in S. Maria degli Angeli, secondo una soluzione già prospettata: la costruzione da parte dell’Amministrazione provinciale di un nuovo edificio su un terreno di proprietà comunale già destinato ad uso scolastico e precisamente per una scuola agraria: soluzione che in verità non trova unanimi consensi. Sarà bene allora precisare che ai primi di giugno una commissione di amministratori comunali appartenenti alla maggioranza – autorizzata dal sindaco, composta da Franco Brunozzi, Ferdinando Fabbri, Leonardo Paoletti e Paolo Petrozzi – nel corso di un incontro richiesto al provveditore alle Opere pubbliche ing. Carlea, riceveva dallo stesso, intenzionato alla predisposizione di una sede efficiente per l’istituto Alberghiero, interesse e disponibilità per un risanamento dell’intera area del Convitto nazionale, grazie alla realizzazione di un nuovo plesso scolastico ed inoltre alla ristrutturazione di un vecchio edificio. Detta commissione riferiva al sindaco il risultato dell’incontro. Seguiva il consiglio comunale del 24 giugno: nella circostanza la minoranza presentava una mozione siglata da Mauro Balani (Ds), Franco Righetti (Rc) e Luigi Marini (Margherita), con la quale gli stessi chiedevano, nel contesto di un piano di razionalizzazione, una soluzione adeguata per l’istituto Alberghiero, auspicando altresì che tale Istituto restasse nel centro storico di Assisi. Ed ecco verificarsi una relativa saldatura tra maggioranza e minoranza. Infatti Ferdinando Fabbri (Fi), sulla scorta della disponibilità mostrata dal provveditore alle Opere pubbliche, difendeva la permanenza dell’Istituto Alberghiero in Assisi, precisando la localizzazione presso l’area rinnovata del Convitto Nazionale. La complessa situazione resta in pieno movimento: imprevedibili ulteriori sviluppi. La prossima riunione dei capigruppo consiliari di maggioranza e di minoranza potrebbe anche orientarsi verso una posizione unanime.

AUTORE: Francesco Frascarelli