Presto il responso dei ballottaggi per 9 degli 11 Comuni umbri con popolazione superiore ai 15 mila abitanti. Solo Umbertide e Castiglione del Lago hanno eletto al primo turno i sindaci, rispettivamente Marco Locchi e Sergio Batino. C’è grande attesa nelle principali città della regione. Il ciclone Renzi ha funzionato a livello nazionale ma le percentuali al Pd, anche in Umbria, sono state inferiori. Quindi gli elettori hanno distinto il gradimento per il premier rispetto a quello per i sindaci targati Pd.
Perugia è l’unico Comune, tra i 9, dove si è registrato un “apparentamento” – cioè un accordo formale – tra il rappresentante del centrodestra Andrea Romizi, che ha raggiunto il 26,32%, con Urbano Barelli (a capo di due liste civiche) e Dramane Waguè (con il 2,49% per lista civica “Idee per Perugia”). L’avversario da battere è Wladimiro Boccali (46,56%), sostenuto da Pd, tre liste civiche, Sel e Socialisti riformisti.
Negli altri Comuni i candidati hanno preferito mantenere i propri schieramenti, e nella maggior parte dei casi i candidati sconfitti hanno lasciato libertà di voto ai propri elettori.
Il secondo turno è un nuovo voto, ma sembrano scontate le elezioni di alcuni sindaci, considerata la differenza di consensi tra i contendenti. A Terni Leopoldo Di Girolamo (centrosinistra) può contare sul 46,88% contro Paolo Crescimbeni (centrodestra) che ha raggiunto il 20,21%. A Orvieto pare fatta per Giuseppe Germani (centrosinistra) contro Toni Concina, sindaco uscente (al 34,42%), come a Marsciano per Alfio Todini (centrosinistra) che parte dal 48,6% contro Sabatino Ranieri (tre liste civiche) che ha ottenuto il 19,74%.
Negli altri centri c’è qualche dubbio in più. A Foligno Nando Mismetti (centrosinistra) parte dal 41,48% contro Stefania Filipponi (liste civiche e centrodestra) che ha avuto il 24,43%. Nella città della Quintana c’è stato un tentativo di dialogo tra la Filipponi e Aldo Amoni (a capo di due liste civiche con circa il 10,34%) ma è naufragato tra le polemiche. Solo a Bastia Umbra il candidato del centrodestra, il sindaco uscente Stefano Ansideri parte in vantaggio (46,46%) contro la candidata del centrosinistra Simona Carosati (39,04%). Avrà un ruolo decisivo l’elettorato in uscita dal Movimento 5 stelle che ha raggiunto, al primo turno, quasi il 15%.
Molta incertezza a Spoleto, Gualdo Tadino e a Gubbio per l’estrema parcellizzazione del voto, riscontrata al primo turno. A Spoleto, Dante Andrea Rossi (centrosinistra) al 38,16% sfida Fabrizio Cardarelli (Spoleto popolare – Rinnovamento per Spoleto) al 25,37%. A Gualdo Tadino lotta all’ultimo voto tra Roberto Morroni (centrodestra) al 31,4% contro Massimiliano Presciutti (centrosinistra) al 33,19. Gubbio è indecifrabile, per le eterne divisioni a sinistra, con Filippo Maria Stirati (Sel, socialisti, due liste civiche) al 41% contro Ennio Palazzari (Pd e due liste civiche) al 25,6%.