Un ‘sommerso’ di speranza che vuole uscire in superficie

Si sta svolgendo a Spoleto il XVI meeting dei giovani

E’ in pieno svolgimento a Spoleto – parrocchia di San Nicolò – il ’16’Meeting dei Giovani’, un cammino iniziato nel 1987, per un Terzo Millennio che segnasse davvero una svolta nella storia. E’ un’eredità che l’attuale arcivescovo, mons. Fontana, e l’attuale parroco don Vito Stramaccia, diplomato all’Ateneo salesiano di Roma per le problematiche giovanili, sono stati ben lieti di accogliere. Un ‘acuto’ formidabile, nell’attuale sinfonia di pastorale giovanile, varata col documento del 30 agosto. Stasera ad esempio, venerdì 19 giugno, il gruppo giovanile de ‘La maschera’, alle 21, nel grande Teatro-tenda, presenta ‘ ‘rduino lu barbiere’ commedia in tre atti in dialetto spoletino, di Gianfrancesco Marignoli. Tutta una tradizione che vuole ‘ leggere la vita’ ‘ proprio qui a Spoleto – per ‘imparare la vita’, armati naturalmente di matita rossa e blu, perché il compito (la vita non è forse un compito?) riesca alla fine il migliore possibile. Un’altra commedia in vernacolo spoletino è stata quella di domenica scorsa, a cura degli ‘Arcapezzati’ di San Giovanni di Baiano, sul tema dei ‘signori’ che ‘non sempre sò’ signori’: un invito in chiave sardonica ‘ qui il dialetto trionfa ‘ a cogliere la vera signorilità. Attori i giovani, tutti bravissimi. E sabato 22 avremo ancora il ‘Bisse’ con ‘La Buona Novella’ di Fabrizio De André. E’ un po’ di luce che proprio ci vuole. E proprio nel segno della luce, sabato 15, da San Nicolò si è diramata la grande triplice fiaccolata per raggiungere i tre luoghi degli incidenti stradali di questi anni in cui hanno trovato la morte non pochi dei nostri giovano. Al termine, il commento musicale del coro spoletino ‘Canto ergo sum’, applauditissimo. Come ha detto don Vito introducendo il meeting, parlare di giovani non significa escludere le varie altre età, poiché è tutta la parrocchia (e la città) che si raccoglie con i giovani, dai bambini (due serate di canti per loro, con ‘Cantanicò’), agli anziani e ai disabili, particolarmente le ragazze di Montepincio (sabato 22 giugno) poiché proprio quando la vita sembra venir meno è il momento dei giovani, che sprizzano vita: e non vogliono tenerla per sé. Proprio per questo, ed è stato il momento più alto del meeting, domenica 16 abbiamo avuto la tavola rotonda proprio su questo tema: ‘C’è un posto anche per te’. E sapete chi ha parlato? Non lo immaginereste mai: i giovani della casa di Eggi, da Andrea, che ha introdotto l’argomento, a tutti gli altri, come Margherita, Giuseppe, Manuela, Maurizio, Moreno, Fernando e poi, indovinate un po’, ‘Vieri’: lo hanno subito chiamato così, che pareva proprio lui, la punta della Nazionale, e invece era soltanto Fabrizio. Ma sinceramente, belli i campionati mondiali, ma belli anche quelli della carità, anzi di più, senza gente che non resta in panchina, ma tutti all’attacco e in difesa contro i gol dell’egoismo e del male. Ed ecco allora Fabrizio che, già obiettore di coscienza, è venuto ad Eggi, in attesa di entrare in seminario. ‘Che vale la vita ‘ ha detto – se non ci si compromette per gli altri?’ La Casa di Eggi, l’ha spiegata poi don Vito: un casolare, un campo, tanti olivi ‘ proprietà della diocesi – e giovani che vengono qui per mesi e mesi, a vivere del proprio lavoro di zappa e vanga, ma soprattutto di preghiera, a cominciare dalle Lodi del mattino, di scambi, di vita insieme, aprendo la casa ad ogni giovane che chiede di venire, anche per pochi giorni, per un’esperienza di cui senta bisogno: preghiera insieme, confronto, scambio di idee e di progetti, collaborazione: ‘Vieni vieni c’è un posto anche per te!’ E quante magnifiche storie: leggetele su ‘Chiesa in cammino’ di giugno. Il tema – ha detto don Vito – è stato ispirato dal famoso vescovo della carità, don Tonino Bello, morto giovane anche lui, il vescovo che disse dei giovani: ‘Oggi c’è un sommerso di speranza, di luce e di grazia che è veramente incredibile. Ed è costituito dai giovani. Ogni tanto, questo sommerso esce in superficie… falde nascoste, concrete e permanenti, che si visibilizzano soprattutto nelle forme del volontariato, nella Chiesa e nel mondo!’.

AUTORE: Agostino Rossi