Il diritto allo studio, l’educazione e la cura verso la prima infanzia sono punti delicati e fondamentali per la crescita di un popolo, di una società: anche rispetto al momento difficile che stimo vivendo, se diciamo che la crisi è innanzitutto educativa e culturale, a questo giudizio dobbiamo iniziare a dare una risposta concreta. Siamo contenti, quindi, come FISM Umbria di dare il nostro contributo perché in un momento, appunto, così difficile.
Ci sembra importante un confronto tra gli attori in campo anche perché, con ruoli e responsabilità diversi, siamo tutti impegnati ad offrire un servizio alle famiglie ed alla società che sia sicuramente il più possibile di qualità, ma innanzitutto sostenibile, per noi che gestiamo le scuole e per le famiglie che ci scelgono. Il rischio oggi è quello di una guerra tra poveri: invece dobbiamo unire le nostre forze per costruire insieme percorsi diversi e proposte innovative il più possibile condivise.
L’aspetto positivo, se così si può dire, è che la crisi che attraversiamo ci costringe a guardare all’essenziale, ai problemi reali, eliminando quel rischio di contrapposizione ideologica che troppo spesso ha caratterizzato il dibattito pubblico, ed interno al nostro settore, di questi ultimi anni.
Quindi, innanzitutto alle nostre scuole, stiamo dicendo che sicuramente, da un lato, è il momento di stringere i denti, dall’altro abbiamo una grande occasione, che è quella di rimettersi in gioco, assumendosi ognuno le proprie responsabilità, disponibili a sedersi intorno ad un tavolo per giudicare ciò che accade e capire cosa fare.
Anche le istituzioni politiche (stato, regioni e comuni) complici alcuni tagli che indubbiamente li hanno colpiti, si stanno rendendo conto di non poter più garantire standard accettabili di qualità e fronte di una richiesta che comunque cresce.
Il futuro prossimo ci offre due alternative: o capiamo che la crisi può diventare un’opportunità e ci sediamo intorno ad un tavolo costruendo insieme un vero sistema integrato, che possa rispondere ai bisogni ed alle esigenze delle famiglie; altrimenti siamo destinati ad un impoverimento dell’intero sistema.
I dati della realtà che la Fism rappresenta (vedi a destra) confermano la valenza educativa e didattica delle Scuole FISM, la loro diffusione capillare sul territorio umbro e il grande valore aggiunto che rappresentano per le famiglie, per gli enti locali e per le istituzioni della nostra Regione.
Le scuole dell’infanzia aderenti alle FISM Umbria accolgono bambini di età compresa fra 3 e 6 anni e svolgono un ruolo pubblico fondamentale sotto l’aspetto quantitativo e qualitativo. Le scuole offrono alle famiglie una vasta possibilità di scelta di servizi, oltre che, in molti casi, promuovere servizi integrati di accoglienza per bambini di età inferiore a quella prevista per l’ammissione alla scuola dell’infanzia nell’ambito del sistema di servizi per la prima infanzia.
Sotto il profilo quantitativo si tratta di una proposta di scuola che va ad integrare la proposta della scuola statale o comunale come una necessità: esistono delle realtà locali in Umbria, infatti, dove è presente la sola scuola dell’Infanzia non statale (vedi il piccolo paese o frazione) o dove la scuola dell’Infanzia paritaria si affianca e collabora con la scuola primaria statale; questo consente ai comuni di avere un servizio integrato senza costi per le istituzione.
Sotto il profilo qualitativo, invece, si tratta di una grande possibilità di scelta per le famiglie che sono così libere di aderire ad una proposta educativa e formativa più in sintonia con la propria idea di scuola.
Arriveremo alla nostra assemblea anche arricchiti dalle parole che ci dirà il Santo Padre nell’incontro del 10 Maggio. Sarà quindi occasione di fare il punto della situazione e condividere alcune preoccupazioni e obiettivi che riguardano il nostro futuro.
Dovremo anche deliberare in merito alla proposta di riunificare le due FISM provinciali di Perugia e Terni: questa proposta, nata da una serie di circostanze contingenti, nasce anche da una desiderio di rendere la nostra Federazione sempre più efficace ed efficiente nel servizio reso alle Scuole. Sono convinto che un’unica realtà associativa su tutto il territorio umbro, possa rispondere meglio agli obiettivi ed alle sfide che dovremo affrontare nei prossimi anni.
La Fism Umbria Alcuni dati
La Federazione Italiana Scuole Materne (F.I.S.M.) è l’associazione che raccoglie quasi 9.000 enti gestori di scuole dell’Infanzia non statali di ispirazione cattolica presenti sull’intero territorio nazionale.
La federazione umbra (FISM Umbria) è nata nel 2008, su spinta della stessa FISM nazionale, con l’intento di armonizzare ed ottimizzare il lavoro delle due Fism provinciali di Perugia e di Terni, creando un soggetto unitario sul territorio capace di interagire e collaborare con le istituzioni (Regione, Comuni e Diocesi) per una maggiore crescita e sviluppo delle scuole dell’Infanzia presenti sul territorio umbro.
Nella nostra regione sono 53 le scuole dell’Infanzia non statali che aderiscono alla Fism nella provincia di Perugia e 28 nella provincia di Terni per una popolazione complessiva di oltre 4.500 bambini/famiglie che scelgono il nostro servizio per i propri figli.
Gli enti che gestiscono suddette opere sono per lo più congregazioni religiose di Suore, oltre ad alcune scuole parrocchiali ed altre ancora gestita da laici che, cercando il più possibile di tramandare il carisma originario di queste scuole, sono impegnati per poter continuare queste opere.
La forza lavoro impiegata nelle strutture Fism: considerando che sono 129 le sezioni della provincia di Perugia e 51 quelle della Provincia di Terni, si ha nel complesso circa 230 insegnanti, assistiti, in diverse realtà, anche da personale religioso volontario: tutte le insegnanti, scelte liberamente da chi dirige la scuola, devono comunque essere abilitate.
L’assemblea Fism
Mercoledì 14 Maggio, a Perugia presso il centro Mater Gratiae di Montemorcino, si terrà l’Assemblea annuale della Federazione delle scuole materne dell’Umbria alla quale saranno presenti sial’arcivescovo mons. Domenico Sorrentino, vescovo di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo tadino e delegato per la CEU alla scuola, sia il Cardinale Gualtiero Bassetti. Nella nostra regione sono 53 le scuole dell’Infanzia non statali che aderiscono alla FISM nella provincia di Perugia e 28 nella provincia di Terni per una popolazione complessiva di oltre 4.500 bambini/famiglie che scelgono il nostro servizio per i propri figli. L’Assemblea sarà anche occasione per rieleggere il Consiglio Direttivo che guiderà la Federazione nei prossimi 4 anni e per deliberare l’unificazione delle Fism di Perugia e Terni.