La faccia sana dello sport

A Foligno un convegno sul calcio dilettantistico

Delle nuove frontiere del calcio dilettantistico in Italia se ne è parlato a Foligno presso l’Auditorioum S. Domenico, appuntamento previsto nel programma del torneo nazionale giovanile “F. Jacinto” che ha visto impegnate, negli stadi di Assisi, Foligno, Bevagna e Bastia, le migliori rappresentative dei gironi del campionato nazionale dilettanti. C’è nello sport italiano, purtroppo, una realtà in cui circolano speculazioni ed altro ma sul fronte dilettantistico lo sport ha ancora la faccia di atleti e dirigenti che vi si dedicano con ben altro spirito e ben altri intenti. Un mondo che proprio per questo merita maggiore attenzione anche a livello legislativo. E’ quanto emerso nel corso del convegno di Foligno, al quale sono intervenuti, fra gli altri, il sottosegretario all’Economia Mario Baldassari, la presidente della Giunta regionale dell’Umbria Maria Rita Lorenzetti e il presidente della Lega nazionale dilettanti Carlo Tavecchio. Sul tappeto, in particolare, la proposta di legge, avanzata dal sottosegretario ai Beni culturali Mario Pescante, che dovrebbe contribuire anche in Umbria alla crescita del movimento dilettantistico. Si tratta di un importante provvedimento che consentirà, per la prima volta, alle società dilettantistiche di ottenere riconoscimento giuridico e di semplificare le operazioni fiscali e burocratiche connesse alla propria attività prevedendo anche agevolazioni e sgravi fiscali. “Ci stiamo impegnando da tempo in questa direzione – dichiara Luigi Repace presidente del comitato regionale umbro della Federcalcio – come dimostrano le cifre della nostra regione: un milione di volontari suddivisi tra dirigenti, tecnici e direttori di gara e, negli ultimi anni, un aumento considerevole delle società nei campionati dilettantistici. Credo che la recente proposta di legge sia uno strumento valido per aiutare le società dilettantistiche ad andare avanti consentendo in questo modo a tanti giovani di vivere lo sport in maniera pulita senza essere disorientati da quell’immagine, sempre più dominata dagli interessi e dal profitto, che spesso lo sport professionistico concede di sé”. Sul versante della lotta al doping anche nello sport giovanile, il presidente del comitato regionale del settore giovanile e scolastico della Federcalcio, Claudio Tomassucci, ha presentato un progetto per evitare il diffondersi del doping nei giovani, che prevede incontri periodici nelle scuole in cui spiegare ai ragazzi e agli adulti che si occupano della loro formazione i rischi e i danni connessi all’uso e all’abuso dei farmaci nell’attività sportiva. L’obiettivo è quello di incentivare la collaborazione con le istituzioni scolastiche, con le società e con le famiglie dei giovani atleti.

AUTORE: Luca Verdolini