Il rapporto di un popolo con il suo santo patrono: è stato questo il filo conduttore della consegna al prof. François Dolbeau, studioso e ricercatore francese di fama internazionale, dell’edizione 2013 (la ventottesima in ordine di tempo) del premio “Bandiera Gubbio”. Il prestigioso riconoscimento, istituito dal gruppo Sbandieratori con l’avallo della civica amministrazione, viene riservato alla città a quanti hanno contribuito a valorizzarne il patrimonio di storia, arte, cultura e tradizione che trova nella “bandiera” sintesi e documentata testimonianza.
Dolbeau ha meritato il riconoscimento per aver scoperto nel 1977 nella Biblioteca universitaria di Bologna la Vita di sant’Ubaldo scritta dal priore tifernate Giordano, coevo del patrono di Gubbio. Un documento fondamentale a lungo inseguito, tradotto da don Angelo Fanucci e pubblicato dalla famiglia dei Santantoniari nel 1979.
“Sono felice – scrisse allora Dolbeau – di aver riportato l’attenzione sulla biografia eccezionale di un santo eccezionale” che “ha lasciato a noi moderni un quadruplice messaggio: di concordia all’interno della città, di resistenza contro i nemici esterni, di compassione verso i malati, di liberazione nei confronti degli ostaggi”.
Il premio gli è stato consegnato dal prof. Giuseppe Sebastiani, fondatore e anima degli Sbandieratori, mentre la motivazione “per averci restituito la parte più preziosa del nostro spirito” è stata letta dal dirigente comunale Raul Caldarelli, in rappresentanza del commissario Maria Luisa D’Alessandro, impossibilitata a intervenire.
La cerimonia è stata introdotta da un brano di “Lume della fede” eseguito dai Cantores beati Ubaldi, cui ha fatto seguito un efficace saluto del prof. Sebastiani, un’efficace presentazione del prof. Cesare Mirabelli (premio Bandiera 2006), presidente emerito della Corte costituzionale, che è riuscito a descrivere con efficacia la personalità del premiato.
Da parte sua Dolbeau si è detto onorato del riconoscimento, così come ha gradito la nomina a presidente onorario del Centro studi ubaldiani conferitagli nei locali attigui alla basilica del Patrono, presenti il vescovo Ceccobelli, l’emerito Bottaccioli, il rettore Panfili, il presidente dei Santubaldari, Minelli, lo studioso prof. Barbi. “Da nessuna parte – ha commentato Dolbeau – ho trovato lo stesso affetto che gli eugubini nutrono per il loro Patrono”.