Un confronto con i valori del Vangelo e la proposta di fare esperienza dell’amore di Dio: questo, in estrema sintesi, il contenuto del progetto scolastico destinato ai ragazzi delle classi IV e V dell’Iis “Patrizi-Baldelli-Cavallotti” di Città di Castello, voluto dal Collegio docenti e in linea con le finalità del Piano dell’offerta formativa dell’istituto.
Al “Seminario di vita nuova: sette passi verso l’Amore”, realizzato appunto in sette pomeriggi a scuola (ogni venerdì da febbraio a marzo), hanno liberamente aderito 103 giovani tra i 17 e i 20 anni, di varie idee e appartenenze religiose: oltre a cattolici, sono stati presenti diversi ortodossi, musulmani e testimoni di Geova.
L’idea di sviluppare un percorso “verso l’Amore”, attraverso la comprensione del perdono e di scelte consapevoli e mature, si è potuta realizzare con la preziosa collaborazione della Comunità Magnificat di Città di Castello, che ha messo a disposizione, con non pochi sacrifici individuali, esperti e animatori dei gruppi.
Il servizio svolto dalla Comunità Magnificat ai ragazzi è stato particolarmente importante nel momento in cui oltre 60 di loro hanno scelto di compiere, dopo un percorso di preparazione svolto anche nei tredici gruppi in cui erano stati suddivisi, la preghiera di “effusione dello Spirito”. Una tappa che, tra sostegno spirituale e organizzativo, ha coinvolto un centinaio di membri della comunità.
Si è trattato di una esperienza nuova per la scuola, per i ragazzi e anche per la Comunità Magnificat (che aderisce al Rinnovamento nello Spirito) che ha dovuto adattare alle esigenze del progetto scolastico linguaggio e contenuti dei “seminari” che annualmente svolge. Un progetto accolto per far arrivare anche alle periferie esistenziali della nostra realtà locale il fascino della proposta evangelica. La gran parte di questi ragazzi, infatti, si autodefiniva non credente.
Le reazioni dei giovani nel corso del progetto, in specie dopo la preghiera di effusione, sono state estremamente positive. La crescita personale è apparsa evidente e gli studenti stessi si sono spesso sorpresi dei passi compiuti.
Il lavoro svolto dalla Comunità Magnificat con i ragazzi rappresenta un seme gettato dove normalmente non si arriva, l’occasione per intessere un gran numero di rapporti personali che hanno portato alcuni ragazzi anche a ricercare la confessione e la direzione spirituale dei sacerdoti. L’auspicio è che il progetto, terminato a scuola il 21 marzo, non finisca e possano esserci nuovi momenti per conoscere meglio quell’Amore che è la radice di ogni amore.