Rifondazione comunista in visita dal Vescovo in un clima di serenità

Gubbio / Coppie di fatto

Una delegazione del partito della Rifondazione comunista, composta dal segretario del circolo Luca Baldelli e dal capogruppo in consiglio comunale Riccardo Farneti, si è incontrata con il vescovo della diocesi di Gubbio mons. Pietro Bottaccioli. Oggetto del colloquio un tentativo di chiarificazione, premessa indispensabile per tentare di riallacciare rapporti di cordialità dopo le recenti critiche e censure, a volte eccessivamente aspre e sicuramente fuori luogo, rivolte al Presule per le sue legittime prese di posizione sul registro delle “coppie di fatto”, richiamate, indirettamente e comunque con grande serenità durante le omelie pasquali. Una vicenda che ha negativamente sorpreso e provocato sensazioni di generale disagio in una città che, per cultura e tradizione, ha avuto sempre il massimo rispetto non solo per il Vescovo e per il suo ruolo di guida e di riferimento per la comunità dei credenti, ma anche verso quanti esprimono posizioni diverse dalle proprie. Basti ricordare la cittadinanza onoraria concessa da una Giunta social-comunista a mons. Beniamino Ubaldi (1932-1965). Eppure ha guidato la diocesi in uno dei periodi più delicati e difficili nei rapporti tra la Chiesa ed i Partiti di sinistra, quali l’allora Pci di Togliatti e Psi di Nenni. “L’incontro si è svolto in un clima sereno, di reciproca comprensione – scrive il segretario Luca Baldelli – pur nella fermezza delle posizioni tenute da ambo le parti. Nella sollecitudine per il bene comune della città, senza ingerenze reciproche, è stato individuato un elemento fecondo di incontro tra il mondo politico e la sfera religiosa”. Secondo indiscrezioni mons. Pietro Bottaccioli, che ha preferito non rilasciare alcuna dichiarazione in merito, ha richiamato con grande serenità e paterna comprensione il suo diritto – dovere di indicare le direttive e richiamare l’insegnamento della Chiesa a beneficio di quanti intendono ispirare il loro comportamento ai contenuti del Vangelo. Tutto ciò non può considerarsi invasione di altrui competenze, ma solo e soltanto espressione del proprio ruolo. E’ stato un passo importante ed un tentativo di ripristinare un clima di maggior serenità, anche se non ha modificato i termini del discorso.