Si consolida la sinergia tra il Comune di Terni e le associazioni di volontariato per far fronte alle crescenti problematiche della povertà ed esclusione sociale. Questo, attraverso un Accordo quadro per la realizzazione di interventi e per il coordinamento contro le nuove povertà per l’anno 2014.
L’accordo – che è stato sottoscritto tra le Zone sociali n. 10 e 11 di cui sono capofila i Comuni di Terni e Narni, l’Ater Umbria e le associazioni Sant’Egidio, San Martino, San Vincenzo de’ Paoli e Nuova Arci – prevede la razionalizzazione e la messa a sistema degli interventi di aiuto che puntano a prevenire l’impoverimento della popolazione. Si intende riposizionare al centro delle attenzioni della città quelle famiglie monogenitoriali e unipersonali che, a causa di una povertà parentale e relazionale, sono privi dei beni strumentali a procurarsi l’indipendenza.
Per tutto l’anno saranno attivati interventi e servizi di mutuo aiuto, con attività di supporto ai servizi comunitari, di aiuto domiciliare rivolti a cittadini con lievi fragilità e di attività ricreative, di supporto alla progettualità personalizzata per l’inclusione sociale di persone in condizioni di fragilità in carico alla Direzione servizi culturali e sociali, come anche di servizi di filtro orientati all’accompagnamento alla conoscenza e all’utilizzo delle risorse istituzionali e comunitarie, di sostegno alla domiciliarità per perseguire l’obiettivo della permanenza al domicilio anche attraverso la promozione della co-abitazione.
Per quanto riguarda l’emergenza abitativa, è stata prorogata per il 2014 la concessione degli appartamenti di cui fanno parte 18 piccoli appartamenti dell’Ater, 40 metri quadri, affidati a persone che si sono ritrovate sole dopo la distruzione della famiglia, e 3 ad anziani. Case date a persone sole in gravi difficoltà e in qualche caso adibite ad alloggi comunitari per più persone che non appartengono allo stesso nucleo familiare e che sono a grosso rischio povertà.
Le utenze e pagamento delle tariffe dei rifiuti solidi urbani saranno totalmente a carico del beneficiario e dell’associazione che fungerà da garante gestionale per tutto quanto dovuto.
“Il problema della povertà e delle diseguaglianze sociali – ha detto il sindaco Di Girolamo – è fortissimo; è quindi indispensabile mettere in campo strategie per invertire il processo. Questo accordo, per la prima volta, formalizza ruoli e compiti tra i vari soggetti: un passo importante che supera quanto finora attuato, che era basato prevalentemente sul volontariato e la disponibilità”.