“Terni ha bisogno che venga annunciato il Vangelo”

Gesti e parole di mons. Vincenzo Paglia in occasione delle celebrazioni pasquali

Vanno letti con attenzione i “segni” che monsignor Paglia ha offerto alla sua comunità diocesana in occasione della Pasqua. Si sa che la celebrazione pasquale è da sempre occasione privilegiata per dare messaggi importanti alla Diocesi. Si ricordi che monsignor Paglia ha iniziato il suo ministero episcopale proprio con la settimana santa del 2000. E giù quella prima Pasqua da Vescovo è stata ricca di incontri e parole significative per l’inizio del suo servizio di pastore.Anche la Pasqua di quest’anno ha visto una particolare abbondanza di eventi significativi. Si desidera, attraverso le pagine di questo nostro giornale, dare come un riassunto di quanto ci sembrava particolarmente vivo. Ci si augura che poi, anche con il contributo di successive riflessioni, si possa approfondire il significato di quanto monsignor Paglia ha seminato in occasione delle festività pasquali. Antonio Maniero”Questa notte l’angelo nuovamente ha ripetuto l’annuncio della risurrezione, della vittoria di Gesù sulla morte. E’ una annuncio che non si chiude nelle mura della nostra cattedrale, non riguarda solo noi. L’annuncio della risurrezione è per il mondo intero, è per l’intera creazione, ecco perché il Vangelo parla di un terremoto. Sì, la risurrezione è un terremoto che vuole cambiare il mondo, che vuole rovesciare i nostri cuori e preparare un mondo nuovo, un mondo dove la guerra non ci sarà più, dove gli odi saranno cancellati, dove la violenza non si affaccerà più, dove i poveri non saranno più umiliati, dove i bambini e le bambine cresceranno in pace. E’ il grande sogno della risurrezione. La fede nel risorto ci fa vivere fin da ora e ci fa sperare per tutti: la tombe potranno essere aperte. Non possiamo più indugiare. C’è fretta. C’è fretta a Gerusalemme, ove l’angelo bianco ha la sua veste macchiata del sangue di questi mesi; c’è fretta in Afganistan perché sia sollevato non solo dalla guerra ma anche dalla tragedia del terremoto; c’è fretta per i tanti profughi che vedono spesso la loro vita stroncata. C’è bisogno di sveltire il passo, di correre per annunciare al mondo che l’amore vince sulla morte. Accogliamo la voce dell’angelo per dire al mondo che la morte non ha più potere sulla vita, che le tombe di questo mondo non sono più chiuse per sempre! Il Signore è risorto. Non dubitiamo, non restiamo diffidenti. Terni ha bisogno che il Vangelo della risurrezione sia annunciato; ha bisogno che i cuori delle donne e degli uomini si aprano ad una nuova speranza; ha bisogno che sia tolta quella pietra pesante sulla vita di tanti che non sanno più dov’è la felicità. Impariamo a non restare fermi nelle nostre abitudini, a non seguire solo le nostre convinzioni, a non restare bloccati nelle nostre pigrizie. Lasciamoci scuotere il cuore dal vangelo e il Signore stesso, come accadde alle due donne, ci verrà incontro, vincerà la nostra paura, e ci parlerà direttamente al cuore donandoci lui stesso la forza per essere testimoni del suo Vangelo di amore e di pace. Care sorelle e cari fratelli, non dimentichiamo il segreto di questa notte, non sprechiamo il segreto di questi giorni, non sviliamo il dono che abbiamo ricevuto. Custodiamolo gelosamente nel cuore e spargiamolo come seme di risurrezione e di vita ovunque il Signore ci invia. Terni è per noi la Galilea, il luogo ove annunciare la risurrezione, ove essere uomini e donne piene d’amore. Qui a Terni, la nostra Galilea, potremo vedere Gesù se ascoltiamo l’angelo di questa sera”.

AUTORE: Vincenzo Paglia