Marzo ci si presenta sotto il segno di grandi avvenimenti a partire dall’ 8, Festa della donna; il 21 con l’inizio della primavera ci viene riproposta l’importante festa in onore di S.Benedetto a Norcia; le grandi celebrazioni pasquali, che culmineranno nella Veglia e con la Pasqua, chiuderanno il mese. Oltre tutto ciò ci attendiamo durante questo periodo abbondanza di pioggia per una terra particolarmente assetata. La primavera è ormai nell’aria, non più rigida e frizzantina ma mite e dolce, e già al risveglio risuona ovunque il verso melodioso del merlo e i cardellini si affrettano a comporre i loro nidi.Mentre il nostro giornale esce, ricorre la Festa della donna. Ovunque, anche in Valnerina, si organizzano cene e feste. Gli uomini si preparano a regalare mazzetti di mimosa al gentil sesso. Norcia continua nell’abbinamento tradizionale tra primavera e festa di San Benedetto, che liturgicamente ricorre l’11 luglio. Ma è bene che sia così, perché Benedetto e Scolastica hanno veramente fatto primavera sul mondo. Dalla caduta dell’Impero romano le invasioni barbariche di Visigoti, Ostrogoti, Franchi, Alemanni, Longobardi, Angli e Sassoni, le scorrerie predatrici dei Saraceni avevano portato ovunque distruzione, morte, desolazione e ancora e sempre carestie e fame. La regola di San Benedetto si fondava sullo spirito comunitario, sull’obbedienza, su una rigida struttura gerarchica ma anche sulla moderazione, sull’equilibrio, sulla ragionevolezza. Invece di mortificare il corpo, il benedettino doveva dedicarsi alla coltivazione della terra per trarne raccolti abbondanti e offrire a Dio una prova tangibile della sua devozione, allo studio perché senza conoscenze non si progredisce, alla preghiera. La principale missione dei monaci, sentita con particolare intensità in quel periodo di angoscia e di terrore, di dissolutezza e di violenza, era pregare per l’umanità. Dovevano lodarLo dal sorgere al tramonto del sole e anche durante la notte con il canto dell’Ufficio divino. La piccola comunità di monaci benedettini, che ora risiedono a Norcia, continua e rende visibile a tutti lo stile di vita del grande Padre dell’Europa e la città è grata di questa presenza. La Pasqua con i suoi riti e con le sue rievocazioni è particolarmente sentita nella nostra terra, tanto è vero che in quel periodo le strutture alberghiere tornano a fare il pieno. Ma la Pasqua è soprattutto un avvenimento di vitale importanza per il credente. Nel mistero celebrato di Cristo morto e risorto è innestata tutta la nostra vita e la nostra speranza. La Fiaccola domani a New YorkLa Fiaccola benedettina è volata negli Stati Uniti d’America. Per la prima volta nella sua storia, la luce di pace e speranza rappresentata dalla torcia di San Benedetto, Patrono principale d’Europa, ha oltrepassato i confini europei per volare dall’altra parte dell’Oceano. La Fiaccola benedettina è stata accesa mercoledì 6 marzo nell’abbazia di St. Meinrad (Indiana – Usa), una delle più grandi abbazie benedettine esistenti al mondo (131 monaci), e dopo un lungo percorso dagli Stati Uniti all’Italia sarà ricevuta a Roma dal Santo Padre Papa Giovanni Paolo II il 13 marzo nella basilica di San Pietro in Roma. Quest’anno, in seguito agli eventi dell’11 settembre e alla conseguente crisi internazionale, la scelta del priore del monastero benedettino di Norcia, padre Cassian Folsom, dell’arcivescovo di Spoleto-Norcia, mons. Riccardo Fontana, e del sindaco del Comune di Norcia, Alberto Naticchioni, è ricaduta sugli Stati Uniti d’America dove nutrita è la rappresentanza dell’ordine di San Benedetto (42 monasteri in 32 stati, per oltre 1500 monaci). Una staffetta di luce e speranza, quindi, per portare conforto al popolo americano ancora sconvolto dai tragici fatti dell’11 settembre e allo stesso tempo per diffondere un messaggio di concordia tra le genti di tutto il mondo secondo l’insegnamento di San Benedetto. Con l’accensione della Fiaccola negli Usa si dà il via alle solenni celebrazioni benedettine. Dopo la sua accensione nell’abbazia di St. Meinrad alla presenza delle massime autorità italo-statunitensi, la Fiaccola si è spostata a Indianapolis (7 marzo) e domani, sabato 9 marzo alla sede Onu di New York dove sarà accolta da mons. Renato Raffaele Martino osservatore permanente della Santa Sede presso l’Onu. La Fiaccola sarà poi benedetta dal cardinale Edward Michael Egan arcivescovo di New York il 10 marzo. Il 13 marzo la Fiaccola farà rientro in Italia e sarà accolta dal Pontefice nella basilica di San Pietro. Subito dopo farà rientro nel territorio del Comune di Norcia dove il 20 e il 21 marzo si svolgeranno le solenni celebrazioni di San Benedetto alla presenza del ministro alle Politiche comunitarie Rocco Buttiglione, del presidente della Camera dei deputati Pier Ferdinando Casini e degli ambasciatori dei paesi accreditati in Italia.
Norcia si prepara alle celebrazioni benedettine
Il 20 e il 21 marzo le solenni celebrazioni in onore del Patrono d'Europa
AUTORE:
Gianfranco Flamini