La Fiaccola benedettina partirà dall’America

Nel sud dello Stato dell'Indiana

Torna la Fiaccola benedettina. Come una tradizione che dagli anni ’60 tiene acceso il messaggio di pace di San Benedetto, la fiaccola, che in passato è stata accesa in varie capitali europee, a Roma in occasione del giubileo e lo scorso anno nel santuario di Monte Sant’Angelo in Puglia, quest’anno partirà dall’America. Il programma del viaggio è stato già messo a punto ed è stato illustrato nel corso di un incontro che ha visto presenti il sindaco della città Alberto Naticchioni e il priore della comunità benedettina padre Cassian Folsom.”Da quando a Norcia ci sono i benedettini – ha detto il Sindaco in apertura – il compito dell’Amministrazione assume più che altro il carattere di supporto tecnico perché lasciamo che siano loro a decidere indirizzi e modalità di svolgimento delle varie iniziative legate al nostro Patrono”. Ma quale sarà l’itinerario della Fiaccola in America e quale il suo significato? Alla domanda ha risposto il priore Cassian, puntualizzando ogni particolare della trasferta nursina. “Andremo nel sud dello stato dell’Indiana, quasi al confine con il Kentucky, nel mio monastero d’origine di Saint Meinrad, a tre ore di viaggio dalla città di Indianapolis. La seconda tappa della fiaccola sarà a New York e alla sede dell’Onu”. Un lungo e impegnativo viaggio che trova spiegazione nei grandi significati che andrà ad assumere. “Direi che l’avvenimento ne abbia ben quattro – ha spiegato ancora padre Cassian. Primo tra tutti un significato storico, visto che i monaci che compongono la comunità nursina sono tutti americani; poi un significato diplomatico. Andremo a ringraziare l’arciabate di Saint Meinrad Lambert Reilly per aver reso possibile, insieme all’arcivescovo Riccardo Fontana, la fondazione monastica nursina e, a New York, dopo gli sconvolgenti avvenimenti dell’11 settembre, andremo ad incontrare l’osservatore della Santa Sede all’Onu e il pastore della chiesa particolare di New York. Non meno rilevante sarà il significato politico che si esplicherà nell’incontro con il vice Console onorario d’Italia ad Indianapolis e con il Console generale d’Italia. A tutto ciò va ad aggiungersi infine un’altra doppia valenza, spirituale e culturale. La Fiaccola, come araldo del Vangelo, si farà portavoce del messaggio benedettino, vivo nell’Europa, nell’America, nel mondo intero, mentre a livello culturale, andare oltre i confini europei sarà come voler unire il particolare e l’universale, elementi caratterizzanti la figura di San Benedetto, nato a Norcia ma al tempo stesso Patrono d’Europa”.

AUTORE: Antonella Franceschini